La lettura è un elemento essenziale dell’apprendimento e della crescita personale: saper interpretare correttamente un testo, immedesimarsi nel protagonista di una storia e affezionarsi ai personaggi del racconto, infatti, significa sviluppare contestualmente non solo le proprie capacità cognitive (concentrazione, comprensione del testo, memoria), ma anche quelle emotive e relazionali (empatia, affettività, socializzazione).
Per questo motivo, spesso vengono riconosciuti i benefici della lettura soprattutto per i bambini e gli adolescenti -basti pensare alle iniziative per la promozione della lettura a scuola- ma, in realtà, diversi studi scientifici dimostrano che leggere abitualmente è fondamentale a tutte le età, in quanto ha effetti positivi anche sul benessere personale di adulti e anziani.
Leggere fa bene
Migliora le competenze linguistiche, logiche e di comprensione del testo. Aumenta la conoscenza del mondo ma anche la conoscenza di sé e degli altri, mantiene attive le funzioni cognitive di memoria, attenzione e concentrazione, ragionamento e capacità critica.
I libri insegnano a comprendere il mondo, ad approfondire, a riflettere, a pensare. Propongono la calma e la temperanza. Le storie permettono di accedere alla sfera dei sentimenti e delle emozioni dei protagonisti e in questo modo aumentano l’alfabetizzazione emotiva. Il vocabolario emotivo diventa più ampio e ciò migliora la definizione, l’espressione e la comprensione delle emozioni proprie e altrui.
L’immedesimazione nei personaggi delle storie consente di sviluppare la capacità di sentire l’emotività dell’altro (cosa sta provando e come) ovvero l’empatia. Inoltre, la pagina sollecita la mente a immaginare, illustrare protagonisti, luoghi, vicende, storie attivando una creatività personale.
A differenza delle fiction della televisione e del cinema, i libri lasciano ai lettori la libertà di costruire le proprie immagini, con gradualità e con i propri tempi. La lettura si configura quindi come uno strumento proficuo per la promozione del benessere individuale e sociale.
Gli effetti della lettura sono stati studiati da discipline diverse (psicologia, sociologia, pedagogia, ecc). Nel 2015 è stata pubblicata la revisione di letteratura ‘The impact of reading for pleasure and empowerment’ che ha analizzato l’impatto della lettura di testi a scopo ricreativo o di sviluppo personale in diversi target di popolazione.
La revisione conclude che la lettura aumenta la capacità empatica, potenzia la conoscenza di sé stessi, migliora le relazioni con gli altri, riduce i sintomi di depressione e di deterioramento cognitivo senile e incrementa il benessere lungo tutto il corso della vita. La lettura, inoltre, ha un impatto positivo anche sul senso di appartenenza alla comunità e sul capitale sociale e culturale.
La biblioterapia – il cui termine è stato coniato per la prima volta nel 1916 da Samuel Crothers – è un intervento non farmacologico diffuso e utilizzato in ambito psicologico. La biblioterapia è sostanzialmente un processo di lettura, riflessione e discussione su materiale letterario (narrazioni personali e racconti), al fine di promuovere dei cambiamenti cognitivi nel lettore/lettrice all’interno di un setting strutturato. I benefici della lettura: Aiuta a gestire lo stress.
Leggere contribuisce a migliorare le proprie capacità di giudizio, il pensiero laterale e, in generale, la creatività.
Sviluppa l’empatia. Immergersi in una storia vuol dire, innanzitutto, immedesimarsi con il suo protagonista: comprenderne i pensieri, gli stati d’animo, le scelte. In questo modo, un avido lettore (soprattutto di romanzi e narrativa) è in grado di sviluppare più facilmente la propria intelligenza emotiva e la capacità empatica. Allena la memoria.
Leggere è un ottimo modo per preservare e allenare la memoria anche in età avanzata, contrastando i sintomi della demenza senile Migliora la concentrazione. L’abitudine alla lettura comporta un miglioramento della capacità di concentrazione, in quanto spinge il lettore a immergersi completamente in un altro contesto ed è necessario focalizzare tutta la propria attenzione sul libro o sull’articolo, senza interruzioni e distrazioni, per comprendere a fondo ciò che ci vuole raccontare.
Aiuta a disintossicarsi dal digitale. Dedicare ogni giorno qualche minuto -o, ancora meglio, qualche ora- a leggere un libro o un giornale cartaceo può rappresentare un ottimo modo per praticare quotidianamente un po’ di “digital detox” e prevenire la dipendenza da smartphone o da internet.
Rafforza i legami affettivi. Uno studio dell’American Academy of Pediatrics dimostra che leggere insieme ai propri bambini, sin dall’età prescolare, rafforza i legami affettivi e porta i più piccoli a sviluppare precocemente abilità di linguaggio e intellettive. Migliora la capacità di scrittura.
Chi ama leggere, solitamente, ha anche delle migliori abilità di scrittura, poiché l’abitudine alla lettura porta ad ampliare il vocabolario, aumenta le competenze linguistiche e raffina lo stile. Inoltre, i grandi lettori sviluppano la propria immaginazione e possono trarre ispirazione con più facilità dai racconti e dai romanzi che apprezzano.
Migliora la qualità del sonno. Trattandosi, come illustrato precedentemente, di un’attività molto rilassante, leggere abitualmente è un toccasana per combattere i problemi di insonnia, conciliare l’addormentamento e migliorare la qualità del riposo notturno. Qual è l’ultima lettura che avete fatto?
Roberto Frazzetta
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