La Street Art che colora Ladispoli

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Ph Paolo Gennari
Ph Paolo Gennari

Da tempo Ladispoli vanta la presenza di veri e propri artisti del murales. Artisti che mettono il loro talento a disposizione della collettività, che amano le città e cercano di colorarle e di abbellirle. Di trasformare il degrado in qualcosa di spettacolare ed attraente. Con l’ambizione di recuperare degli spazi abbandonati per creare luoghi di aggregazione e condivisione.

Il risultato è a dir poco spettacolare: opere d’arte di gran pregio che restituiscono decoro a quartieri segnati dall’incuria pubblica e privata, e dagli atti di vandalismo. Badate bene: non si tratta di iniziative personali e non autorizzate, bensì di lavori realizzati in accordo con i comitati di quartiere e promossi dai cittadini stessi. Opere autofinanziate grazie a piccole donazioni degli abitanti della zona.

Il tutto è iniziato circa tre anni fa, con l’intento di dare un imput alla riqualificazione del quartiere Miami, e alle casette dell’Enel con il progetto “Adotta un giardino” (progetto che mirava a migliorare le condizioni di alcuni spazi verdi della città attraverso la pulizia dei giardini, il riciclo creativo di oggetti e giochi per bambini).  Ed il merito di tale iniziative è del ladispolano Donato Ciccone –  che si prodiga per la raccolta fondi indispensabile per l’acquisto dei materiali necessari – e di artisti volontari (che a volte ci rimettono anche di tasca propria) come Davide Petronzio in arte FumoNero e Cristiano Paoli.

Ph Paolo Gennari

“Dei murales, sempre autofinianzati, sono stati realizzati con Davide Petronzio in via Georgia (giardini), a via Florida angolo Via Nevada (giardini), a Viale Europa vicino alla Conad e a Piazza Matteotti. È in collaborazione con Cristiano Paoli il murales inerente alla scuola dell›infanzia del Miami tra via Florida e via Virginia”.

Lo scopo di tali iniziative è triplice, come spiega Donato Ciccone: “risvegliare l’anima artistica dormiente della città, far capire ai ragazzi che ciò che conta non è la quantità di opere ma la qualità, ed infine attirare i turisti”.

“Il nostro territorio è ricco di storia, mare, oasi WWF, archeologia, arte, enogastronomia. Potremmo sviluppare un turismo differente. La mia idea – spiega Ciccone – è innanzi tutto quella di realizzare altri murales e poi fare una brochure per un tour ciclo artistico”.  E alla raccolta fondi tutti potranno contribuire!

Miriam Alborghetti