IL CAPO DELLA POLIZIA LOCALE SERGIO BLASI, DOPO ESSERE GUARITO DAL COVID, HA RACCONTATO LA SUA DISAVVENTURA NEL REPARTO DI SUB INTENSIVA.
Ha voluto raccontare la sua esperienza. Sergio Blasi, comandante della Polizia locale, è finito tra i positivi. Il suo però è stato un calvario. Non tanto perché le sue condizioni fossero gravi dopo aver contratto il virus, quanto per il ricovero. Ha saputo di aver preso il Covid il 21 dicembre nonostante fosse vaccinato con tutte e tre le dosi. Per un’altra patologia doveva sottoporsi a dialisi in regime protetto, e per questo motivo era stato trasportato al Gemelli di Roma. Lì non era stato ancora istituito il sistema poltrona Covid, cioè la macchina medica che in regime di protezione ti accompagna per effettuare la dialisi e ti riporta a casa. Alla fine è stato trasferito all’Umberto I nel reparto di sub intensiva per malati Covid. «Ero asintomatico – è la sua testimonianza – ed ero in una stanza senza mascherina con altri pazienti ricoverati per il Coronavirus e alcuni di loro avevano il casco con l’ossigeno perché stavano veramente male. Nei primi tre giorni ho visto tre persone morire. Sono stati momenti difficili sul lato emotivo».
Blasi ha festeggiato il suo 65esimo compleanno così il primo gennaio. Tante cose gli sono passate per la testa in quei momenti. «Queste persone decedute sono rimaste nella stanza, morte, anche per ore. Ho chiesto ai sanitari di poter essere spostato di camera magari con positivi come me, ma non in gravissime condizioni». Uno choc durato a lungo, fino al 5 gennaio, giorno della guarigione. «Ci tengo a ringraziare l’Asl di Rm 4 che avevo contattato per quello che stavo subendo. Mi hanno dato subito disponibilità per essere mandato all’ospedale di Bracciano. Per fortuna non è servito perché da negativo sono potuto tornare a casa».
Almeno una lieta sorpresa appena rientrato a Ladispoli. L’organico della Municipale ha nuove forze in più grazie ad un bando pubblico indetto dal Comune. «Ringrazio l’amministrazione comunale. È un ottimo risultato che ci consentirà una riorganizzazione dei vari servizi. Sei unità sono già in servizio e abbiamo due pattuglie in più per turno. Altri tre li avremo a febbraio. Un passo in avanti importante per la sicurezza».