“La Sport Man attende un segnale per salvare il Treviso Calcio”

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Immagine di Alessio Sundas

Siamo pronti a sbarcare con una ventina di giocatori che possono permettere al Treviso Calcio di proseguire il campionato ed evitare la vergogna della cancellazione dal panorama sportivo nazionale. Sono tre giorni che attendiamo un segnale dalla dirigenza veneta per correre in soccorso del Treviso Calcio che da 108 anni è un patrimonio dello sport”.

L’appello arriva dal manager Alessio Sundas, responsabile della Sport Man, che da pochi giorni ha assunto l’incarico di responsabile unico del settore tecnico del Treviso Calcio. La Sport Man, che ha assunto la titolarità dell’area marketing, è pronta anche a lanciare una campagna pubblicitaria in Veneto per promuovere il marchio del glorioso club biancoceleste e portare denaro fresco nelle casse della società.

E’ tutto pronto – spiega il manager Sundas – ma non possiamo mettere in moto il meccanismo di salvataggio del Treviso se i dirigenti non ci lanciano un segnale forte e chiaro. Abbiamo in mano i cartellini di ottimi giocatori svincolati che consentiranno alla squadra di ottenere una tranquilla salvezza, gettando le basi per la prossima stagione. Abbiamo obiettivi ambiziosi, in tre anni vogliamo riportare il Treviso in Lega Pro, cancellando da subito la sciagurata ipotesi della ingloriosa fine di una delle più antiche società italiane che ha avuto anche l’onore di giocare in Serie A. La posizione della Sport Man è molto chiara, abbiamo sottoscritto gli accordi per la gestione del settore tecnico e di marketing con l’attuale dirigenza, sappiamo che un gruppo economico elvetico sarebbe pronto ad acquistare il pacchetto di maggioranza del club, invitiamo tutte le parti in causa a trovare un accordo e permetterci di salvare il Treviso. Nel contempo ci appelliamo al comune di Treviso affinchè permetta alla squadra di utilizzare lo stadio Tenni fino al termine della stagione agonistica. I tifosi del Treviso meritano considerazione e rispetto, non si butta via una storia ultracentenaria per beghe interne ed incapacità gestionali. Attendiamo un segnale da tutte le parti in causa. Di certo non assisteremo passivamente alla morte del calcio a Treviso”.