La scuola non riapre per tutti

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primo giorno di scuola

DIDATTICA A DISTANZA PER ALCUNI LICEI, LE CLASSI TERZE, QUARTE E QUINTE LE PIÚ PENALIZZATE, A TEMPO INDETERMINATO.

Arrivano i dettagli dell’anno scolastico che sarà, ogni istituto decide autonomamente in base alle caratteristiche dello stabile e al numero degli iscritti. Una cosa è certa, poco o nulla è stato fatto per gli immobili in Italia. Nonostante dallo scorso marzo le aule siano vuote, nonostante il governo lo abbia deciso fin dal allora. Tutti i soldi messi in campo per l’istruzione non sono stati spesi per ampliare locali, costruirne di nuovi, affittare edifici aggiuntivi per evitare le Classi pollaio che piacciono alla Azzolina. Locali dignitosi per accogliere studenti e docenti nel rispetto della loro persona, prima che delle norme anti-covid. Prima del patto di corresponsabilità. Ecco che spuntano tende in giardino, mascherine obbligatorie anche da seduti, e didattica a distanza. Per qualcuno la campanella non suonerà.
É il caso dello scientifico sportivo di Roma, il 14 settembre la scuola, accoglierà le classi prime, l’intera classe,  fino alle 12.30 e per tutta la settimana. Fino al 18. Tutte le altre classi saranno impegnate dal 15 settembre con la didattica a distanza con lezioni in sincrono con i docenti dalle 8.30 alle 12.30. E lo sport?
PER LO SCIENTIFICO SPORTIVO L’ATTIVITÁ MOTORIA NON É UN VEZZO, É IL CUORE DEL PIANO FORMATIVO. Gli studenti attendono fiduciosi notizie certe in merito al loro futuro.

La didattica a distanza non soddisfa, a prescindere dall’indirizzo scelto. Dal mese di aprile studenti e insegnanti hanno sperimentato, non senza difficoltà, questo metodo. «In emergenza si fa tutto, non può divenire la normalità»  il pensiero comune.

“Pensiamo di aver agito per la serenità e la sicurezza di tutti” Temina con queste parole la comunicazione del dirigente scolastico.