In Cile la Fondazione Lawyers for Animals scrive al ministro Marco Antonio Ávila chiedendo di togliere da un libro di testo per la seconda elementare un racconto in cui un povero gatto viene strumentalizzato e maltrattato, ma in tono positivo e senza interrogativi morali. Il testo sarà ritirato dal prossimo anno scolastico.
Scuola di sadismo sugli animali alle elementari. E’ successo proprio in Cile, il paese cha diede i natali allo scrittore della “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, il compianto Luis Sepúlveda. Si tratta di un testo scritto proprio per i piccoli scolari in cui un bimbo, animato dall’intenzione di fare il bravo, adopera un povero malcapitato gattino come spugna per lavare la macchina e non solo. Titolo originale del racconto: “El niño más bueno del mundo y su gato estropajo” e cioè “Il miglior bambino del mondo e il suo gatto spugna”.
La storia, tratta da un racconto dello scrittore per l’infanzia cileno Mauricio Paredes, è stata inserita in un testo per la seconda elementare. Per farla breve, Ignacio, con l’intenzione di comportarsi come il bambino più bravo del mondo, usa un povero gattino come spugna per lavare la macchina del padre. E poi per farlo asciugare lo chiude nella vettura con il riscaldamento acceso. Ma lui non gradisce e fa la plin plin sui sedili. Per mandare via l’odore il ragazzino apre i finestrini: il malcapitato scappa e si rifugia sotto la vettura. Ignacio allora fa suonare così forte il clacson da farlo uscire. A questo punto lo prende e lo infila nel tubo di scarico della macchina ma non riesce a spengere il motore che alla fine esplode facendolo volare via.
La faccenda ha suscitato lo sdegno del mondo animalista, tanto che la Fondazione Avvocati per gli Animali (Fundación Abogados por los Animales), APLA, ha inviato una lettera ufficiale al Ministero dell’Educazione, MINEDUC, chiedendo l’eliminazione del racconto. Come si apprende dal sito di APLA, il MIMEDUC ha accolto la richiesta ma “El Gato Estropajo” sarà stralciato solo a partire dal prossimo anno scolastico. La storia, spiega APLA, è inserita nel libro Lingua e Comunicazione di seconda elementare, che fa parte dei testi di studio del Curriculum Nazionale delle scuole del nostre Paese.
La Fondazione ha espresso profonda preoccupazione e totale rifiuto del contenuto della storia, perché sono descritti fatti in cui un animale viene strumentalizzato e maltrattato, ma in tono positivo e senza interrogativi morali. La Fondazione ha chiesto al Ministro, Marco Antonio Ávila, di valutare, all’interno della sua agenda programmatica, i libri di testo scolastici in una prospettiva di vero rispetto per gli animali. “Siamo assolutamente convinti – afferma sul suo sito – che l’educazione sia uno strumento fondamentale per costruire una società più giusta ed egualitaria. E’ necessaria nel nostro Paese un’educazione basata sull’empatia e sul rispetto verso gli animali fin dall’inizio della scolarizzazione, come sancito dalla bozza della Nuova Costituzione”. APLA è composta da avvocati, studenti di giurisprudenza e laureati, oltre ad altri professionisti, che lavorano disinteressatamente a favore degli animali per fornirgli protezione legale e creare una società più equa nei loro confronti.
Rubrica a cura di Barbara e Cristina Civinini
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