Fyodor Lukyanov: “Putin è tutto, tranne che un giocatore d’azzardo”.
Fyodor Lukyanov, politologo russo direttore di Russia in Global Affairs e del Valdai Club, tra gli esperti più ascoltati al Cremlino, è convinto che la posta in gioco di Vladimir Putin in Ucraina sia più alta di un’invasione militare.
La Russia invaderà l’Ucraina?
Guardi, come tutti sono rintronato dalla grancassa mediatica in Occidente. Ma le posso garantire che a Mosca nessuno, né i politici né l’opinione pubblica, parla di guerra. Vista da qui, l’isteria occidentale sembra una messinscena studiata o il segno che si è persa una misura.
Al confine ucraino c’è un’armata da centocinquantamila uomini. È davvero solo isteria?
Un’invasione militare sarebbe veramente strana. Tutto il mondo si aspetta che Putin dia il via libera e lui dovrebbe rispettare le loro aspettative? Non è nel suo stile. A Mosca inoltre comprendono bene i rischi di un’impresa simile, mentre è più difficile coglierne i benefici.
Eppure le agenzie di intelligence europee e americane avvertono: potrebbe essere questione di giorni. Si presuppone forse che dovremmo prendere sempre per vero quel che dice l’intelligence americana, le cose non stanno proprio così. Non siamo in grado né di negare né di confermare questi allarmi. Non c’è dubbio che la Russia stia conducendo una campagna di pressione diplomatica sostenuta da una dimostrazione di forza. Ma non si tratta solo dell’Ucraina.
Di cos’altro?
Ci sono le esercitazioni militari in Bielorussia, nel Mar Nero e nel Mar Baltico. Questo enorme dispiegamento di capacità non ha come obiettivo l’invasione di un singolo Paese. Vuole semmai dimostrare che militarmente la Russia deve essere presa sul serio.
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