La rossa bandiera amica in terra etrusca

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Neanche ai tempi dei gruppi della sinistra extraparlamentare, quelli che propugnavano il pensiero del Grande Timoniere compagno Presidente Mao Tse Tung, si sarebbe immaginato di vedere sventolare la rossa bandiera della Repubblica popolare cinese in terra etrusca.

di Angelo Alfani

Stamattina, in fila di fronte al forno di Lisea uno dei rari negozi aperti in una strada conosciuta come Via delle serrande abbassate, gli occhi, spalancati per la sorpresa, di molti clienti erano rivolti al balcone dal quale sventolava la rossa bandiera con la grande stella a simboleggiare la guida del glorioso Partito Comunista cinese.

Un paese che fino all’altro ieri veniva dai più additato come colpevole dell’ aver messo in ginocchio le economie occidentali, additato di essere l’untore della tragedia indicibile che ci sta colpendo, in meno di un mese è riuscito a essere riconosciuto come paese amico e solidale nelle nostre disgrazie e vincitore sulla peste.Un San Giorgio laico che ha sconfitto il drago.

Da poco navi ed aerei cargo arrivano nei nostro Paese con medici, infermieri , occorrente per difenderci dal contagio.

Il mondo si è rovesciato: dalle navi con bandiere a stelle e striscie a quelle rosso e gialle.

Vedere le bandiere tricolori e quella rossa dalla grande stella gialla attorniata da quattro piccole stelle, comunque la si pensi, è un buon segnale per tutti gli umani.