Santa Maria Maggiore, sede di nomina di papi e antipapi
di Ezio Vannoli
Durante le mie ricerche ho appreso l’importanza di Cerveteri nella formazione della prima cristianità.
Infatti, ho notato che su una colonna romana, una scritta che si interpreta come: “Tanceme Vabia” in romano antico, che data l’edificazione della chiesa di S. Maria (come detto 1^ dell’era cristiana), nell’anno 160 D.C. e terminata nell’anno 220 D.C. Sono sicuro, che era il periodo iniziale, quando Cerveteri era Chiamata CERVETRE. All’epoca la chiesa di S. Maria Maggiore era sede di nomina di Papi e antipapi, perché era il principale centro della diocesi di S. Ruffina che, sovraintendeva a tutte le chiese della sponda destra del Tevere. La scritta di cui Parliamo, era molto importante perché, in quel tempo, iniziava a delinearsi il metodo di insegnamento, ai primi cristiani, del “segno della croce”. Lo stesso è accompagnato da una formula trinitaria di cui, la più conosciuta, è “nel nome del padre del figlio e dello spirito santo”.L’uso di tracciare un piccolo segno della croce con il dito pollice o indice della mano destra è antichissimo e fu ispirato da un passo biblico del libro del profeta Ezechiele che molti atti dei papi e della chiesa, collegarono alla croce di Cristo, analoghi a quelli dell’apocalisse. Infatti, secondo Ezechiele, il signore gli disse di passare in mezzo alla città di Gerusalemme e segnare un TAU, corrispondente alla T del nostro alfabeto e all’ultima lettera dell’alfabeto ebraico, sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono. Tutti gli uomini che mostrano il segno TAU, rappresentano anche la perfezione di Dio, come l’omega greca che era tracciata proprio come una croce.
Nel salmo 50-51 biblico si evidenzia che, al momento della morte, il cristiano era adagiato ai piedi della colonna e si intonava il miserere. Tuttora, nella processione del Venerdì Santo, continua la tradizione in alcuni paesi del viterbese di adagiare la statua di Gesù mentre si intona il miserere per tutta la durata del rito. Usanza che purtroppo a Cerveteri è decaduta fin dal sec. XVIII.
Certamente se Cerveteri avesse allestito un museo di opere medioevali, Le quattro croci della scuola di Giotto che, ornavano l’affresco di Ulisse e le sirene che si trovavano nella chiesa romanica, insieme alla tavola dipinta da Lorenzo di Viterbo, sarebbero rimaste nella disponibilità del patrimonio storico-medievale di Cerveteri.
A conferma dell’importanza che Cerveteri aveva nel medioevo, è la sepoltura, nella prima chiesa del cristianesimo sul territorio Caere, dei due martiri Seconda e Massimo e, si presume, la presenza dei corpi dei genitori della martire Santa Severa, considerati i primi martiri convertitesi al Cristianesimo nel 284 sotto l’impero romano di Diocleziano.
A quel periodo, a Caere, risale la costruzione delle prime catacombe nelle vicinanze delle chiese.
Si nota inoltre che, la scelta di Caere da parte dei cristiani, non fu casuale ma, per ragioni logistiche, in quanto erano presenti comodi porti e non ultimo perché gli Etruschi non amando fare la guerra, erano considerati un popolo pacifista come descritto dall’archeologo Zapicchi Benedetto.