La politica a Cerveteri: il fatto

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Toni Moretti: “Moscherini e le due candidate”

A Cerveteri i “fattacci” non mancano mai. Accadono pure alla vigilia di una campagna elettorale che vedrà l’elezione di un nuovo sindaco che sarà senz’altro nuovo, visto che quello in carica è alla fine del suo secondo mandato e non può ricandidarsi. Ma la gente si chiede: “Nuovo quanto?” Infatti è stata molto agitata la fase preparatoria di queste elezioni che ha visto il sindaco in carica Alessio Pascucci determinato a non voler mollare un palmo di ciò che a torto o a ragione, ritiene il “suo” territorio, manovrando a destra e a sinistra con l’appoggio non dichiarato ma evidente di vecchi “tromboni della politica” storici trasformisti che non hanno fatto fatica, nel corso degli ultimi decenni a passare da Forza Italia a Fratelli d’Italia, strizzando l’occhio al PD e alla lega quando serviva, utilizzando Conte e il M5S come capo spiatorio di ogni male d’Italia  per poter arrivare a giustificare il fenomeno Draghi.

Questo modo di far politica, di stampo prettamente “Democristiano”, piace ad Alessio Pascucci, che non contento, sistemata Cerveteri con chi ritiene delle sue “creature” in copia, si candida a Ladispoli come Sindaco, con la non negata ambizione di prendersi tutto il “cucuzzaro”. E’ così, che dopo vicende più difficili da capire che da spiegare, la “Destra” si spacca, propone due candidati sindaci uno dei quali “Gianni Moscherini”, che di Cerveteri non è, ma ha l’ambizione di trasformare questo paese in città. E da qui il fattaccio: Gianni Moscherini  è stato convocato in sala-Giunta  alla presenza di dirigenti e funzionari del Comune , dai due candidati sindaci : Anna Lisa Belardinelli , del centro-destra e Elena Gubetti del centro-sinistra, per firmare un protocollo che prevedeva certe regole di comportamento per lo svolgimento della campagna elettorale. In comunicato congiunto, Belardinelli e Gubetti stigmatizzano l’approccio di Moscherini che si è rifiutato di firmare il documento. In quella occasione, l’atteggiamento di Moscherini è stato molto “Maschio”, quasi a voler smentire delle “chiacchiere” mirate e velenose di una paese che non vuole “diventare città”, ma alla lunga, anche questa potrà diventare una “chiacchiera”.