INCUBO PLASTISFERA, ECOSISTEMA CHE “VESTE” I RIFIUTI DEI NOSTRI MARI: CHE IL GOVERNO INTERVENGA

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REPORT DEL PROGETTO “PELAGOS PLASTIC FREE” SULLA PLASTISFERA. IL FAMIGERATO ECOSISTEMA IN MINIATURA SI SVILUPPA SULLA SUPERFICIE DEI RIFIUTI PLASTICI: BATTERI, ALGHE E VIRUS SONO POTENZIALMENTE PERICOLOSI PER GLI ORGANISMI MARINI E ANCHE PER L’UOMO.

Salone Nautico di Genova, 20 settembre: LEGAMBIENTE ha chiesto al Governo di approvare il ddl fermo in Commissione ambiente per permettere ai pescatori di poter portare a terra i rifiuti di pesca che finiscono nei fondali, oltre a recepire al più presto la normativa europea che vieta dal 2021 l’uso della plastica monouso.

Su 17 spiagge tra Toscana e Liguria sono stati trovati oltre 14 mila rifiuti: l’87% era plastica per una media di 857 rifiuti ogni 100 metri di litorale. Colpa della cattiva gestione dei rifiuti urbani, che rimane la causa principale dei rifiuti su spiagge e in mare: per quanto riguarda i rifiuti maggiormente presenti, il 29% è rappresentato da frammenti di plastica da 2,5 a 50 cm, il 13% da pezzi di polistirolo, il 10% da mozziconi di sigaretta, il 9,3% da tappi, coperchi e anelli di plastica e il 5,4% da cotton fioc. Diverse le famiglie dei batteri, tra cui il genere vibrio, responsabili di malattie gastrointestinali nei pesci e organismi filtratori, nonché, nel caso di vibrio cholerae, portatori del colera nell’uomo.