LA PALUDE DI TORRE FLAVIA È TRA I 74 SITI PIÙ BELLI D’ITALIA

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torre flavia

PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO PER L’OASI PROTETTA INSERITA NELLA GUIDA TOURING CLUB.

C’è una bella notizia per chi ama Ladispoli, e i suoi simboli. La palude di Torre Flavia è tra i 74 luoghi più belli dello Stivale, inserito nel volume “Paradisi Naturali d’Italia”, guida dell’associazione nazionale Touring Club Italiano che si impegna nel trovare i luoghi più suggestivi da proporre ai turisti con riflessioni e consigli sempre molto utili.

torre flavia
@Paolo Gennari

Isole, parchi, oasi protette, gole rocciose, massicci montuosi, sentieri sconosciuti e immersi nel verde. Dalla Sicilia al Lazio, con un volo in Sardegna: il libro scritto da Gabriele Salari, e illustrato dalle immagini dei fotografi Roberto Isotti e Alberto Cambone, racconta ogni ricchezza italiana. «Pagaiare per ore sul Tevere, il grande fiume a volta placido, a volte furioso – è un passaggio del testo – fare, in ogni stagione, birdwatching dove vivevano gli etruschi a Torre Flavia, oppure osservare le fascinose cicogna a Racconigi, arrampicarsi sulla cima dell’Etna, ascoltare i lamenti delle berte a Linosa, o avventurarsi nel Far West sardo, tra Bosa e Capo Caccia». E di volatili affascinanti lo stagno ne accoglie a decine e decine. Dagli ormai celebri fratini ai corrieri piccoli, specie protette e attualmente emigrate verso l’Africa, ai castagnoli, pendolini e forapaglie.
La notizia viene accolta con grande soddisfazione da chi gestisce il sito per conto di Città metropolitana. «Un riconoscimento prestigioso quello del Touring Club – commenta Corrado Battisti – da condividere con tutte le associazioni, i comitati e i tantissimi volontari che in questi anni si sono prodigati per rendere affascinante questo nostro tesoro. Ricordo che sono in corso dei lavori per una palude ancora più fruibile dai visitatori».

@Pino D’amico

Soddisfazione espressa anche da Marevivo, impegnata sempre con altre realtà del territorio per liberare le spiagge dai rifiuti. Sul fronte dei lavori, è di 300mila euro per la precisione il contributo stanziato da Palazzo Valentini. Casette e torrette di legno, nuovi attraversamenti, recinzioni, il ripristino delle dune sabbiose e la riparazione del canale. Il cantiere, almeno secondo quanto prevede il capitolato, dovrebbe concludersi entro 160 giorni. Poi ci sarà da affrontare seriamente il discorso dell’erosione.