I vincitori dell’Oscar 2020: non solo Parasite a Joker
Oscar 2020. Grandi sorprese, conferme e classica spettacolarità: Phoenix, Bong Joon-ho, Eminem, Scorsese, Toy Story 4: fra vincitori, ospiti e standing ovation. Quattro statuette (miglior film, miglior film internazionale, miglior regista e migliore sceneggiatura originale) al film sudcoreano “Parasite” di Bong Joon-ho. Un gioiello cinematografico che ha sbaragliato la concorrenza, piuttosto agguerita. Tarantino e Scorsese a casa e non solo loro.
Qualcuno, forse, avrebbe preferito la vittoria di “The Irishman” di Scorsese, oppure di qualche altra pellicola o regista. Ad altri, non interessa affatto che abbia vinto l’Oscar. Qualcuno è soddisfatto, quasi come se fosse lo stesso Bong Joon-ho. Di certo, vincere un premio prestigioso quale l’Oscar non può che essere gratificante per chiunque faccia cinema.
É innegabile che la vittoria delle quattro statuette abbia dato grande visibilità a questo autore: il suo film “Memorie di un assassino” del 2003 già è stato riproposto nelle sale italiane dal 13 febbraio. Questa improvvisa notorietà al di fuori dell’Asia è un lume che perdura, e magari si estende al resto del meritevole cinema asiatico? Si nutrono grandi speranze fra gli amanti del cinema. Ottimo lavoro anche dello sceneggiatore Han Jin-won che ha affiancato Bong Joon-ho nella scrittura, anch’essa premiata.
Premio come “Miglior attore protagonista” a Joaquin Phoenix che non solo interpreta Joker nell’omonimo film di Todd Phillips: è Joker. Il film (senza voler togliere alcunché alle altre sue meritevoli componenti) si anima e risplende in particolar modo grazie alla magnifica interpretazione di Phoenix che ha raggiunto un’indiscutibile notorietà grazie a questo ruolo. Non ha iniziato l’altro ieri, l’attore è stato: Commodo nel film “Il gladiatore”; Freddie Quell in “The Master”; Theodore Twombly in “Her”.
“Toy Story 4” è il film d’animazione che è stato premiato dall’Academy. Delusione? “Klaus” e “Dov’è il mio corpo” erano validissime alternative. Il premio è assegnato come vero coronamento della bravura, dell’impegno e della dedizione, oppure come semplice amplificatore di fama, o come mero evento celebrativo? C’è da dire che “Klaus” ha riscosso il successo del pubblico. Mentre non è lo stesso per la pellicola vincitrice. Secondo una parte del pubblico, è stato più – un 3+1 che 4, convinti che spremere troppo un prodotto, quando ha dato il meglio di sé, può essere controproducente.
Scorsese protagonista della cerimonia. Anzitutto perchè Scorsese è Scorsese! Elogiato da Bong Joon-ho al momento della sua premiazione, tutti i presenti in piedi per onorare il maestro, che, a detta dei presenti, durante l’esibizione di Eminem col pezzo “Lose Yourself” (con cui ha vinto nel 2003 l’Oscar per la migliore canzone), non sembrava molto interessato, a differenza delle numerosissime persone che sono lasciate trascinare dal buon vecchio-mai vecchio Slim Shady. Anche la musica italiana non è mancata con la canzone In ginocchio da te di Gianni Morandi, presente in una scena del film “Parasite” di Bong Joon-ho. Qui sono reperibili tutte le nomination di quest’anno, coi vincitori: https://oscar.go.com/nominees.
Alexey Alberti