La mamma degli imbecilli è sempre incinta

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Ci sono due categorie di stolti che dilagano nel nostro comprensorio. I vandali che imperversano a Cerveteri e Ladispoli a colpi di raid e gli imbecilli che davanti alla tastiera del computer pontificano a vanvera sui social. Due categorie altamente pericolose. Le bravate dei teppisti sono sotto gli occhi di tutti i cittadini perbene, solo per rimanere ai fatti più recenti come non definire deficienti coloro che hanno devastato i mastelli per la raccolta differenziata nel centro di Cerveteri o i malati di mente che hanno sradicato i pilastri in cemento della passaggio pedonale di piazza della Vittoria a Ladispoli. Due lati barbari della stessa medaglia, la conferma che serve un giro di vite colossale, denunce penali e risarcimenti danni nei confronti di queste teste calde da ospedale psichiatrico. Ma ci sono anche altri stolti che fanno danni, pur senza abbandonarsi agli atti di teppismo. Parliamo dei leoni della tastiera che snocciolano commenti e giudizi sui social, pur non essendo nemmeno in grado di allacciarsi le scarpe autonomamente. Sono le teste vuote che accusano il nostro settimanale di propalare bugie quando loro non sanno nemmeno distinguere un apostrofo da un accento. Sono quella massa di imbecilli che Umberto Eco aveva già identificato in tempi non sospetti. A tutti questi stolti ribadiamo ancora una volta la stessa richiesta: non ve la ho ordinato il medico di leggere L’Ortica o di navigare sul nostro sito internet, o sul profilo ortica del venerdì.

Andate a sguazzare altrove, ci sono molti habitat adatti a voi.