Riceviamo e pubblichiamo dal Gruppo Consiliare “Lega-Salvini Premier” di Ladispoli.Dell’ultima seduta di Consiglio comunale possiamo ricordare una spaventosa confusione creata ad hoc dai nostri illustri colleghi di opposizione, niente altro che questo. Confusione, tanta confusione, come quella che stanno ancora spargendo a suon di comunicati stampa in merito alla mozione presentata dal gruppo consiliare di “ Fratelli d’Italia”. Come sa chi possiede quelle minime conoscenze di Diritto che purtroppo molti dei nostri colleghi dell’opposizione hanno dimostrato di non avere, nessun consiglio comunale può emendare una legge o giudicarne la legittimità: no, non si può, non è concesso. La massima assise cittadina è ben lontana dall’essere una Corte Costituzionale. Questo è un preambolo forzato, dovuto alla continua e sciocca insistenza con cui si sta sottolineando il nostro presunto tentativo di assurgere al ruolo di Legislatori. La mozione oggetto di queste aspre critiche (invitiamo tutti a leggerne il testo) partiva dalla Legge n. 194 per indirizzarsi versi altri obiettivi, molto più semplici di quelli di una modifica ma più nobili sicuramente: impegnare Sindaco e Giunta ad intraprendere ogni possibile iniziativa di aiuto per chi ha difficoltà economiche, sociali e psicologiche durante la gravidanza. Niente di più: aveva e ha un intento sociale nobile, aiutare chi è in difficoltà. Si è arrivati a scomodare il codice Rocco, a sventolare nuovamente quello spauracchio buono per tutte le occasioni che risponde al nome di “fascismo” , si è richiamato un odio atavico della Destra nei confronti della donna. Tutto fumo negli occhi, veramente becera propaganda politica da chi non ha temi per contrastare la nostra azione amministrativa. Non si voleva assaltare quella montagna che risponde al nome di Legge n. 194/78, si voleva e si vuole porgere la mano a chi soffre, tutto qui: se questo significa essere dei criminali, confessiamo di essere colpevoli.
Gruppo Consiliare “Lega-Salvini Premier”