LA FUORILEGGE

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Che fine hanno fatto tutti gli avvocati? Non riesco ad immaginare che, di punto in bianco abbiano cessato di esistere nel silenzio assoluto.

Non hanno cessato di esistere, li hanno spenti solo con un semplice CLIK!
Nel 2020, in pieno Lockdown, mi sono posta una semplice domanda: come sarebbe il mondo se non esistessero gli avvocati? Ho scritto questo romanzo per mettere a tacere quella sensazione di impotenza e sofferenza che ho provato sulla mia pelle, nell’assistere alla pressoché totale compressione delle libertà costituzionali di tutti i cittadini che, volenti o nolenti, hanno comunque fatto il proprio dovere, attenendosi alle regole loro imposte dal Governo durante lo stato di emergenza. E tutto ciò nel silenzio assordante dovuto all’assenza sulla scena, sia di avvocati, che di giudici, che avrebbero potuto e dovuto alzare la loro voce di protesta, perché anche la calamità più grande non può mai cancellare i diritti inviolabili di ogni uomo e ogni donna. Il romanzo è la mia risposta a quella domanda urgente ed è anche la proiezione del mio peggior incubo, perché un mondo senza avvocati è certamente possibile. Ma a che prezzo? Non siate giudici degli altri, ma avvocati di voi stessi

MARINA FLOCCO
Nata nel borgo medievale di Atessa, cresciuta a Pescara, vive e lavora nella città Eterna. Svolge la professione di avvocato da circa trentanni, è fortemente impegnata nel sociale e lavora molto pro-bono. Coordina l’osservatorio del Centro studi Giuridici del Sindacato Nazionale Antiusura, è stata docente e formatore e collabora con molte associazioni di volontariato. E riuscita a coniugare egregiamente l’intensa attività giuridica, con il ruolo di moglie e di madre di tre figli.