LA DISPNEA ACUTA È UNA VERA EMERGENZA MEDICA

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È UNA VERA EMERGENZA MEDICA
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tiroide
Dottor Professor
Aldo Ercoli

Quanto è importante l’anamnesi e l’esame obiettivo per orientarci su una prima diagnosi presuntiva nella dispnea acuta?

Un senso di difficoltà durante la respirazione che osserviamo sia nelle patologie respiratorie ma anche cardiologiche. L’ascoltazione, alle basi polmonari, di rantoli diffusi bilaterali deve farci pensare ad un edema polmonare (es. dovuto scompenso cardiocircolatorio); l’espirazione prolungata con ascoltazione di sibili espiratori sono i segni principali dell’asma bronchiale; lo stridore inspiratorio (croup) ci sta ad indicare un’ostruzione delle vie respiratorie superiori.

 

 

La dispnea diviene critica quando vi è un impiego dei muscoli respiratori accessori associato ad una frequenza respiratoria elevata ed incordinazione toraco – addominale. La saturimetria ci consente di stabilire se vi è una necessità di supporto di ossigeno. Lo stesso l’emogasanalisi. Un’ aritmia cardiaca, una cardiopatia ischemica acuta necessitano di un esame elettrocardiografico. Una radiografia del torace permette di identificare rapidamente delle possibili cause respiratorie che provocano la dispnea (compressione di masse intratoraciche, pneumotorace, versamento pleurico). La presenza di giugulari turgide (la vena giugulare interna si apprezza meglio quando il tronco è inclinato a meno di 30°) ci dà informazioni su un’eventuale compressione della vena cava superiore.

Quali analisi sierologiche ci possono essere utili?
Un esame emocromocitometrico e la PCR (proteina C reattiva) per valutare la presenza di un’infezione; gli enzimi cardiaci (Troponina I e T, CK (MB), Got, se sospettiamo un infarto del miocardio; ricerca de D-dimero all’interno di un protocollo che ci esclude l’embolia polmonare. Nell’esame obbiettivo non dobbiamo trascurare di palpare la vena poplitea e femorale per verificare la presenza in tali sedi di una trombosi venosa profonda. Da qui potrebbero partire “proiettili” tali da provocare l’embolia polmonare, una delle possibili cause di dispnea acuta. Se non vi sono altre cause accertate di insufficienza respiratoria acuta ed in presenza di D-dimero possiamo avvalerci dell’angio TC polmonare che ci può confermare, o meno, la presenza di embolia polmonare oppure altre cause di insufficienza respiratoria acuta.

Il paziente con dispnea acuta rappresenta sempre un’emergenza medica che può mettere in pericolo di vita il paziente. In una rapida sintesi possiamo trovarci di fronte a varie patologie: asma acuta (specie notturna); polmonite di una certa gravità, scompenso acuto cardiocircolatorio; pneumotorace (dolore improvviso al torace con collasso del polmone); ostruzione delle vie respiratorie superiori; sindrome da distress respiratorio dell’adulto (es. Covid-19); infarto acuto del miocardio.

Come già riportato l’anamnesi e l’esame obiettivo, la saturimetria estemporanea, l’Rx del torace, l’ECG,gli esami ematochimici e, se necessario, l’angio TC polmonare (per escludere embolia o suggerire altre cause) sono tutte metodiche necessarie al fine di un orientamento diagnostico (Cherniack N.S. Altoise MD . Mechanism of dypnea. Clin Chest Med. 1987).

P.S. Negli anni 90 mi fu riferito che una mia lontana giovane cugina, affetta da asma bronchiale abitante nelle Marche morì di notte durante un attacco di asma acuta da lei trattata con un’infinità di spray a base di salbutamolo (Ventolin), ossia di un farmaco adrenergico. Verosimilmente il decesso fu provocato da una tachiaritmia ventricolare.