La dieta perfetta

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Esistono principi dietetici universali che possano garantirci una alimentazione sana?

Monique Bert – Naturopata

Un’alimentazione corretta è alla base di una vita sana e felice, la scelta del cibo riveste dunque un ruolo di fondamentale importanza per mantenere o ripristinare il nostro equilibrio psico-fisico.  La dieta “perfetta”, la soluzione ideale, buona per tutti, in ogni istante e momento, non esiste, tuttavia esistono alcuni principi di massima che sono il fondamento di uno stile alimentare che miri alla salute. Ne parliamo con la naturopata Monica Bertoletti, Naturalmente sani, alias Monique Bert, ideatrice del gruppo fb Medicina Evolutiva, Naturopatia e Detox e coautrice Tiroide Approccio Evolutivo, gruppo fb creato dal dr Andrea Luchi.

 

LA REGOLA DELLE 3 V

“Un’alimentazione troppo scarsa di alcuni nutrienti (vitamine, proteine ecc.) può creare problemi gravi all’organismo, così come una troppo abbondante può intossicare l’organismo. Si possono riassumere le leggi fondamentali dell’alimentazione con la Regola delle 3 “V”:

V per Vegetale: il corpo umano è costruito per nutrirsi con molti vegetali, che gli forniscono tutte le vitamine, enzimi, oligoelementi, proteine, glucidi e lipidi di cui ha bisogno. Gli alimenti di origine animale debbono sempre accompagnarsi a molti vegetali, dei quali ci deve essere un’alternanza secondo stagione e necessità.
I carboidrati da cereale invece possono essere consumati solo da chi li tollera, sempre in un pasto ben bilanciato con gli altri nutrienti, mai da soli.

Ovviamente questo non vale per chi ha esigenza di seguire la paleodieta (la più indicata per le problematiche endocrine!).

V per Variata: come un bambino, l’uomo ha bisogno di varietà e di mobilità. La monotonia fa ammalare!
Questa regola permette, quindi, di apprezzare tutti i tipi di “cucina”, anche quelle considerate le più “indigeste”, come un piacere occasionale, un momento di festa e di condivisione. Essa evita le trappole dei regimi alimentari troppo rigidi, che rinchiudono i loro “adepti” nella prigione di abitudini fisse e inalienabili.
Eccedere non GIOVA! La “V” di Variata include anche il fatto di provare, ogni tanto, a smettere di mangiare, almeno per qualche ora (da 12 a 16/18) e solamente per chi può metabolicamente permetterselo (nelle tiroiditi non lo consiglierei a tutti, occorre verificare con chi vi segue terapeuticamente la validità di questo concetto, per evitare rallentamenti metabolici ulteriori, in certi casi).

V per Vivente: gli alimenti “vivi” sono tutti i vegetali: verdura, frutta, (poca) semi (il giusto!) e alghe (attenzione alle tiroiditi), che non sono state denaturalizzate attraverso la cottura o le manipolazioni industriali. Importante dunque anche il metodo di cottura che preservi i nutrienti. Sono indispensabili per il buon funzionamento di tutti i nostri sistemi fisiologici. Nei paesi “ricchi”, essi formano al massimo un 20% dell’alimentazione quotidiana, mentre dovrebbero costituirne una percentuale molto, molto più alta per assicurarci una buona salute. Le malattie “da civilizzazione”, mali che si evidenziano soprattutto con l’ingrassamento del corpo a causa di un’alimentazione squilibrata, unito a tutta una serie di emozioni e di pensieri negativi, si giovano di un grande apporto di vegetali: provate ad aggiungerne un bel po’ per qualche settimana. (fatto salvo chi ha problemi coi FODMAP  o altre problematiche intestinali per cui non li tollera).  Per Vivente inoltre intendiamo anche tutti quegli alimenti di origine animale non processati dall’industria, come le uova fresche da galline allevate allo stato brado, pesce selvaggio e carne da animali allevati esclusivamente al pascolo o comunque nutriti col cibo specie.

Essi rappresentano una fonte di proteine e di grassi di alta qualità indispensabile alla salute.

ALIMENTI VIVI E SALUTE PSICHICA

“Vi meraviglierete di sentire il vostro corpo alleggerirsi, ritrovare la sua vitalità, ringiovanire, e constaterete l’effetto prodigioso di una pulizia rigeneratrice del corpo psichico sui vostri stati emozionali e mentali!

E’ molto importante gestire bene la nostra salute psichica per poter evitare gli effetti negativi delle emozioni e dei pensieri negativi.
Dopo una cura a base di alimenti “vivi”, il nostro cervello funziona con freschezza, agilità, entusiasmo e con un sentimento di riconoscenza nei confronti della vita, che scorre naturalmente in tutto il nostro corpo.
In questo stato di coscienza, la voce interiore che ci collega al nostro sé più profondo e vero, si può esprimere senza distorsioni e una marea di immagini e di pensieri positivi illuminano i nostri emisferi cerebrali. Sicuramente, l’alimentazione non è il solo componente del nostro benessere psichico.
Abbiamo anche bisogno di esercizio fisico e di riposo, di bagni e di docce, di massaggi e di rilassamento.
Per evitare di inquinare il vostro corpo con delle cariche di elettricità statica, portate abiti in fibre naturali (cotone, lino, seta) piuttosto che in fibre sintetiche; camminate, se possibile, a piedi nudi sull’erba o sulla terra ed evitate di dormire troppo vicino a delle prese elettriche o apparecchi radio, Wi fi o televisione.
Diventate degli ecologisti global che non si occupano soltanto di evitare l’avvelenamento della terra, dell’acqua, dell’aria del loro ambiente, ma che sono anche attenti al loro habitat, all’abbigliamento, al corpo psichico così come alle loro emozioni e pensieri! Tutto, nell’universo, è collegato e sarebbe certamente più saggio fare molta attenzione alla qualità di quello che si mangia, per non riempirlo di paure, collere represse, pensieri di giudizi, di colpevolezza o di disgusto!”

CIBI NO

“Alcuni alimenti son davvero deleteri PER TUTTI.

– Lo zucchero bianco (saccarosio): è un prodotto “morto”, il cui utilizzo causa numerosi disturbi. Paralizza l’immunità naturale e favorisce la proliferazione dei batteri nocivi che perturbano, di conseguenza, la flora intestinale nel tubo digerente.

– L’alcool: alcuni studi condotti in molti paesi hanno dimostrato che le bevande alcoliche possono essere in relazione con la frequenza del cancro del colon o del retto.

E’ comunque sostanzialmente zucchero ed è mal tollerato dalle donne, per cause ben note fisiologiche.

-Latticini:  Per il dott. Kuhl: «Nel caso di un cancro al colon, il latte deve essere proibito sotto qualsiasi forma; l’apporto continuo di prodotti derivati dal latte ricchi in proteine aggrava ancora di più il disordine della flora intestinale. Si consiglia di sostituirli con vegetali latto-fermentati, come ad esempio il cavolo ed il suo succo».Aggiungo: anche nel caso di tumori ormonali o altre problematiche endocrine.

– Il glutine: è equilibrato dalla vitamina E nel chicco del grano duro, dell’orzo, della segale, dell’avena o del grano saraceno. Quando il chicco è macinato in farina e cotto, la vitamina E viene distrutta! Il glutine forma allora una sostanza pastosa e appiccicosa, che aderisce alla parete intestinale.
Esso rallenta il passaggio degli alimenti (un’alimentazione ricca in glutine può impiegare più di otto giorni ad attraversare il tubo digestivo invece di uno o due come avviene normalmente), favorisce le putrefazioni intestinali e impedisce l’assorbimento delle vitamine del gruppo B. Per una persona che soffre di problemi intestinali, l’eliminazione del glutine può provocare una guarigione rapida. Così in tutte le problematiche autoimmuni.

Vale la pena provare!”

FIBRE ED INTESTINO

“Qual è l’importanza della cellulosa per il transito intestinale?
La cellulosa svolge la funzione di uno “spazzacamino”.
Il colon, per essere stimolato, ha bisogno di una materia solida (fibre vegetali) che non sia stata assimilata durante il passaggio nell’intestino tenue. La fibra è la sostanza che forma la parete cellulare e la struttura rigida dei vegetali. Un’alimentazione ricca in fibre vegetali evita molti problemi di salute. Grazie alla sua azione di ripulitore intestinale, la cellulosa assicura un ambiente propizio ai batteri utili, che formano la flora intestinale. Si può dire che le fibre vegetali sono anche indispensabili ai batteri intestinali così come un buon humus lo è per un orto”.

BERE ACQUA

“Qual è l’importanza dell’acqua per il transito intestinale?
Le materie fecali devono essere composte da una parte di acqua sufficiente per essere eliminate senza problemi.
Si raccomanda, quindi, di bere da uno a due litri di acqua al giorno, pur restando sempre in ascolto delle necessità del corpo per evitare eccessi”.

COME MANGIARE?

“Atteggiamenti come rilassarsi prima di cominciare il pasto, essere attenti a ciò che si mangia e masticare bene favoriscono una perfetta digestione. Tutti dovremmo mangiare almeno 3 h prima di coricarci, per avere il tempo di digerire bene prima di dormire e, in ogni caso, la sera il pasto dovrebbe essere leggero, per una serie di ragioni ormonali più volte illustrate. Insomma – conclude Monique Bert – torniamo al vecchio adagio: Colazione da Re, Pranzo da Principe, Cena da povero”.

 di Miriam Alborghetti