La dicotomia politica di Ladispoli e Cerveteri

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Tra pochi giorni si conosceranno ufficialmente le liste dei candidati alle elezioni comunali di Ladispoli e Cerveteri, previste per domenica 11 giugno.

In attesa dei nomi definitivi, un dato politicamente clamoroso balza agli occhi, alla luce dei partiti e movimenti che hanno già annunciato la presenza alla competizione amministrativa. Ovvero che, su due fronti politicamente opposti, è avvenuta la stessa frammentazione sia a Ladispoli che Cerveteri dove coalizioni che omogeneamente potevano avere forti chance di vincere, si presenteranno con più candidati a sindaco al giudizio delle urne. Una dicotomia che offre il campo a profonde riflessioni sulla voglia di protagonismo di tanti politici che sembrano perdere il senso della realtà. Ma, del resto, ognuno è libero di presentarsi al giudizio degli elettori e tentare la scalata agli alti scranni dei municipi. A Ladispoli, e lo abbiamo già scritto, il Centro sinistra si presenta con più aspiranti alla carica di sindaco, è palese come la battaglia sia tutta nell’area del Partito democratico che candida Marco Pierini, vincitore delle primarie. L’avversario più pericoloso il Pd è come se lo avesse in casa, la lista progressista “Si può fare” del candidato a sindaco Giuseppe Loddo punta a rosicchiare consensi tra gli scontenti del Centro sinistra per arrivare al ballottaggio. Sul fronte progressista scende in campo anche L’Italia dei valori che presenta la candidatura di Gianni Crimaldi. Ovvio chiedersi che risultato avrebbe potuto ottenere questo vasto schieramento, in cui sono presenti anche molte forze moderate, se avesse trovato un accordo per presentarsi con un unico candidato. Considerando che Loddo ha già pubblicamente detto che non si alleerà mai con Pierini al ballottaggio, facile prevedere che, dopo le elezioni, nel Centro sinistra di Ladispoli si andrà alla resa dei conti finale. Discorso politicamente opposto a Cerveteri dove il Centro destra ha trovato modo di frammentarsi in molte liste, con uno stuolo di candidati a sindaco che si dichiarano pronti a governare la città. Forza Italia con Salvatore Orsomando, Fratelli d’Italia con Annalisa Belardinelli, il Msi con Candida Pittoritto e le liste civiche di Margherita Tassitano formano un frastagliato fronte di Centro destra che tenterà di catturare il voto degli elettori moderati. Aggiungiamoci anche la lista civica del principe Ruspoli, che tutto può essere considerato meno che un candidato di Sinistra, e si comprende come lo schieramento alternativo ai progressisti sia davvero un puzzle dove rimettere insieme i tasselli ad un eventuale secondo turno appare veramente impresa improba. Anche in questo caso è lecito domandarsi cosa sarebbe potuto accadere in caso di un fronte compatto con un solo candidato a sindaco da contrapporre a Pascucci ed al Centro sinistra. Come sempre, a parlare in modo lapidario saranno gli elettori il prossimo 11 giugno.

Il Direttore

Gianni Palmieri