LA CRISI SILENZIOSA DELLA MAGGIORANZA

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TRA POSSIBILI DISSIDENTI E SALTI DELLA QUAGLIA COME SARÀ IL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE.

Venticinque maggio 2020. Si viene a sapere che il sindaco di Ladispoli Alessandro Grando toglie la delega alla Sicurezza ad Amelia Mollica Graziano, lasciandola comunque al suo posto da assessore. Forse solo una prima avvisaglia di quello che accadrà qualche mese dopo.

È il sette agosto e con delibera pubblicata sul sito del Comune si scopre anche che Mollica Graziano di Cuori Ladispoli è ormai un ex assessore (rimossa dall’incarico della Polizia locale e dei Trasporti) mentre il colpo ad effetto riguarda Carmelo Augello, consigliere comunale leghista: la sua delega all’Igiene urbana – senza dubbio tra i settori più importanti e delicati della città – passa direttamente nelle mani del sindaco. Stavolta più che un’avvisaglia è una prima scossa all’interno della maggioranza che di assestarsi ancora non ne vuole che sapere. Passano poche ore e altri due consiglieri comunali riconsegnano le rispettive deleghe. Miriam De Lazzero (Cuori Ladispolani) annuncia che non si occuperò più del quartiere residenziale Caere Vetus; Giovanni Ardita (Fratelli d’Italia) sostiene di aver chiuso la sua avventura con le Società sportive. Azioni che non passano inosservate e che costringono la Giunta Grando ad adottare subito contromisure.

Nel rimpasto praticamente immediato il sindacalista Fiovo Bitti diventa il nuovo assessore all’Istruzione (con Lucia Cordeschi trasferita ad Ufficio Europa). Daniela Marongiu invece sostituisce la collega De Lazzero e tanti altri incarichi con effetto domino. Tutto sembra assestarsi fino alla presunta mini crisi interna di Fdi che si ricompatta subito con la maggioranza tranne però Ardita che lancia una bordata dietro l’altra. Puntando l’indice contro i ritardi della realizzazione della copertura dello stadio Sale, la sporcizia in città, persino contro lo stesso Grando annunciando – come se non bastasse – una verifica con i vertici del partito della Meloni, tra cui Francesco Lollobrigida e Marco Silvestroni. A prendere la parola ci pensa il capogruppo Fdi, Raffaele Cavaliere che bacchetta il suo ex alleato e si incontra con tutti gli altri capogruppo del centrodestra. “Ardita parla a titolo personale e non per conto del partito”.

Tra una frecciatina dietro l’altra c’è anche quella del sindaco che a caldo ne ha avute davvero per tutti. Prima per Augello. “Avevamo e abbiamo grandi attese tuttora sul fronte rifiuti dopo il nuovo bando. In questi mesi però quello scatto su una migliore pulizia in città non c’è stato”. Poi le motivazioni sull’ex assessore Mollica Graziano. “Serve qualche figura che con più continuità possa occuparsi del personale in Municipio”. Infine per Ardita. “Qualcuno pensa ad andare a concorsi di bellezza piuttosto che agli interessi della città”.

Né Mollica né Augello hanno risposto alle critiche raccontando la loro di versione. Insomma, uno strappo in maggioranza nel silenzio della maggioranza che a detta di molti cittadini forse doveva quanto meno – sul lato della trasparenza – dare delle spiegazioni più convincenti. E l’opposizione? A suon di comunicati, chi più e chi meno, sono arrivate richieste di effettuare una sorta di conta del numero legale. Ultima presa di posizione avanzata ufficialmente dal Cinque Stelle che ha presentato una mozione di sfiducia. Insomma il prossimo Consiglio comunale potrebbe essere un banco di prova anche per capire se avverrà qualche “salto della quaglia”. Gli ipotetici dissidenti potrebbero essere tre (Ardita, Augello e De Lazzero) o potrebbero semplicemente isolarsi e votare di volta in volta i vari punti in discussione. Supposizioni al momento, conteranno i voti.