Le parole di Viola Giorgini in tribunale:”Vicino alla vasca c’era Antonio, volevamo capire se era successo veramente qualcosa di grave, qualcosa legato a quella pistola. In realtà lui ci ha dato una spiegazione che per me era completa, dicendoci che era un colpo d’aria. Che da tanto che non usava la pistola, dunque era rimasta una bolla d’aria nella pistola”. E prosegue “Antonio era una persona adulta, una persona che conoscevo e che sicuramente poteva saperne più di me. Mi sono accorta che poteva essere una ferita solamente una volta che eravamo al piano di sotto quando ho visto pochissimo sangue sui pantaloni di Marco. Fino a quel momento era un marchio, un timbro. Quello che Antonio ci diceva era che era stato un attacco di panico, un grande spavento, un calo di pressione. Io non sono andata ad osservare il braccio di Marco. Io credo veramente che Antonio avesso pensato di poterla gestire lui, mai avremmo pensato che ci fosse del male sotto, non era nella mente di nessuno una cosa del genere”.
Unica teste ascoltata oggi in aula, Viola Giorgini, ricostruisce gli accadimenti della notte in cui Marco è morto, nelle 4 mura di casa Ciontoli alla presenza dell’intera famiglia.
La Corte, riferendosi alla spiegazione che Viola da sull’intercettazione ambientale, si rivolge a Viola e le dice “la sua versione non è molto credibile” –
Seguirà un aggiornamento
Ore 15
Quella di oggi è stata definita “udienza inutile”. Mercoledì 16 settembre 2020 ci sarà la prossima requisitoria: procuratore generale e parte civile, mentre la settimana successiva un’altra udienza con le arringhe della difesa. Il 30 settembre la sentenza.
In sostanza oggi sono state trattate le questioni relative alle intercettazioni ambientali, la Giorgini ha sorvolato dicendo di non ricordare. La Corte ha definito la sua testimonianza poco credibile, affermazione al momento però priva di conseguenze per la teste. Non si comprende perchè la difesa abbia proposto Viola Giorgini come teste, forse solo un copione prestabilito?