L’ aborto è un diritto non un fenomeno

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Diritto sotto attacco. Troppo spesso trasformato in tortura. 

L’aborto non è un fenomeno è un diritto. Sancito dalla legge per il quale le donne hanno patito e lottato per anni, e ancora lo fanno. Vittime della prepotenza di chi, sotto false vesti, da sempre vuole decide per loro.

La politica di Pro Vita e Famiglia.
Dal titolo “Aborto.Cosa ci aspetta e cosa ci preoccupa nel 2021”: “Il 2020 è stato sicuramente uno degli anni più duri di sempre sul fronte del diritto alla vita. E il 2021 si appresta raccogliere quanto si è seminato nei dodici mesi precedenti. In mezzo a tante prospettive fosche, brilla qualche luce isolata. È fondamentale, quindi, mettere a fuoco ogni realtà nazionale e sovranazionale, per valutare che impatto avranno le nuove politiche a livello nazionale e globale. Le preoccupazioni più grosse, inutile dirlo, vengono dagli Stati Uniti con la fine dell’amministrazione Trump, ma a preoccupare anche la stessa nostra Italia, l’Unione Europea, la Francia, il Brasile e tanti altri Paesi. Dove si andrà a finire? Quanto e come – purtroppo – peggiorerà questo fenomeno?”

Cosa hanno seminato le associazioni pro-vita nell’anno passato? 
Manifesti contenenti messaggi aberranti, cimiteri di feti abortiti di una violenza inaudita vergogna di un Paese che vuole essere civile. Tutto in nome di una libertà che rivendicano ma non concedono, definendo le donne che ricorrono all’interruzione di gravidanza Assassine.

Sempre il 2020. “Grazie alla campagna lanciata sul sito dell’Espresso #innomeditutte, nata dopo il racconto di un’interruzione volontaria di gravidanza trasformata in tortura, sono venute alla luce le esperienze provenienti da tutta Italia. Per tutte coloro che hanno scelto di interrompere una gravidanza perché una legge di Stato lo permette. Per chi viene trattato come se l’aborto non fosse un diritto. L’articolo Così ci fanno dimenticare che l’aborto è un diritto. Buona lettura
E ancora. Dagli Usa all’Europa il diritto all’aborto è sotto attacco, mentre i riflettori sono puntati sul Corona virus, c’è chi ne approfitta per tentare un salto indietro inaccettabile. In un lungo articolo Emma Reynolds sul sito della CNN riporta le restrizioni e i problemi all’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza in Europa al di là del caso Polonia. Nell’Europa centrale e orientale ci sono stati “molti tentativi di ridurre la possibilità legale delle donne di accedere all’aborto o di introdurre nuove barriere”.

Cosa ci si aspetta per l’anno 2021?
Rispetto per la donna, libera scelta per tutti gli esseri umani in ogni ambito.
In Italia sono molte le associazioni a tutela dei diritti umani, tra queste l’Associazione Luca Coscioni si batte affinché le decisioni personali e private delle persone vengano sempre rispettate, sopratutto quelle relative al proprio corpo. Contatti