Riceviamo e pubblichiamo da Juri Marini di Cerveteri.Nei giorni scorsi diversi amici e compagni del Partito democratico mi hanno chiesto di impegnarmi nelle primarie per il candidato a Sindaco del partito. Una richiesta che sinceramente non mi aspettavo e che mi ha molto lusingato. Per questo li ringrazio tutti moltissimo. Ho ritenuto di prendermi dei giorni per riflettere e valutare, ho fatto incontri e confronti, ho parlato con la famiglia e con gli amici. E ho posto delle condizioni. Non sono infatti interessato alla poltrona. Men che meno alla carriera politica. Il mio impegno è legato esclusivamente alla possibilità di fare qualcosa di importante e di concreto per la mia città. Non posso nemmeno snaturare ciò che sono (politicamente parlando): determinato, spigoloso, rigoroso. Almeno, questo è quello che dicono di me. E probabilmente è vero. Non sono molto incline, anzi per nulla, ai discorsi in “politichese”, usati per dire tutto e non dire nulla allo stesso tempo, ossia per non scontentare nessuno. Non digerisco la logica del “volemose bene”, del “tutti dentro” pur di far numero, rimandando al dopo quel che davvero si intende fare. Anche perché poi si finisce nel giochino dei veti incrociati e non si combina mai niente. Non ci posso fare niente. Sarò troppo rigido, come spesso vengo ammonito, ma sono fatto così. Né mi permetto di dire che chi pensa che la flessibilità in politica sia un valore sbagli. Semplicemente sono due atteggiamenti differenti. Entrambi legittimi e rispettabili. Quello che mi ha sorpreso è che larga parte dei dirigenti e dei militanti del Pd mi ha confermato che il motivo per cui hanno pensato a me sta proprio nei miei tratti personali, di rigidità e determinazione. È il partito ad aver ritenuto che in questa fase sia possibile ricostruire un rapporto con i cittadini solo se si ha il coraggio di porre fine alla stagione degli inciuci, dei voltagabbana, delle trattative sottobanco, delle ingerenze degli amici degli amici e ripartendo invece dalla trasparenza e da un’offerta politica più chiara, più solida e più seria. Quando ti pongono di fronte argomentazioni del genere, quando vengono condivise anche le tue posizioni sulle cose da fare (le mie idee su come debba cambiare Cerveteri sono note a tutti), allora non hai più scuse, non puoi più tirarti indietro. Per questo ho deciso di raccogliere l’invito e accettare la sfida. Avrò l’onore e l’onere di partecipare alle primarie del Pd per il candidato a Sindaco di Cerveteri, e ci metterò tutto l’impegno di cui sono capace.
Juri Marini