John Lennon, la vita travagliata di un mito

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Imparò a suonare da autodidatta la chitarra con la quale passava molto tempo tanto che la zia gli disse: “The guitar’s all very well, John, but you’ll never make a living out of it!”

di Pamela Stracci

Nel pomeriggio di un fragoroso 9 ottobre del 1940, mentre era in corso un raid aereo tedesco, nacque nel Maternity Hospital di Liverpool John Winston Lennon. La madre Julia gli diede come secondo nome Winston in onore di Churchill. Un’infanzia travagliata caratterizzerà i primissimi anni di vita di John: nel 1942 i genitori si separarono e quattro anni dopo arrivò il divorzio. Quando aveva cinque anni il padre cercò di portarlo con sé in Nuova Zelanda ma il bambino si rifiutò perché voleva rimanere con la madre che intanto aveva avuto un’altra figlia da una relazione con un soldato gallese: Ingrid, questo il nome della sorellastra di John, fu data in adozione. Una madre considerata ingenua, imprudente e inadeguata dalla sorella, la zia Mimi, che l’anno successivo, d’accordo con il marito George con cui non aveva avuto figli, prese con sé John. Dopo il divorzio dei genitori, la madre Julia incontra “Bobby” Dykins e decide di andare a vivere con lui e portare anche il figlio ma John venne riportato in breve tempo a casa della zia vista l’inadeguatezza dell’appartamento in cui abitava la famiglia. Non perse comunque mai i rapporti con la madre. Pochi anni dopo nacquero le sorellastre Julia e Jacqueline. Il piccolo John, quindi, costantemente contesto dalla famiglia, passò l’infanzia e l’adolescenza a casa della zia Mimi e si formò nelle scuole del quartiere. Frequentò senza problemi il Liverpool College of Art: il suo desiderio era dipingere e scrivere versi in un “piccolo cottage in una stradina”.

Imparò a suonare da autodidatta la chitarra con la quale passava molto tempo tanto che la zia gli disse: “The guitar’s all very well, John, but you’ll never make a living out of it!”, la chitarra va bene, John, ma non ti darà certo da vivere! Raggiunta la popolarità, John fece incidere questa frase su di una targa d’argento che inviò a Mimi. La villetta bifamiliare della zia, ribattezzata “Mendips”, situata al civico 251 di Menlove Avenue in una zona della piccola borghesia di Liverpool, è uno dei luoghi beatlesiani che gli amanti della band conoscono bene: venduta da Lennon nel 1965 per acquistare un bungalow per zia Mimi, nel 2002 fu di nuovo messa in vendita e acquistata da Yoko Ono che la donò al National Trust, un’organizzazione che lavora per proteggere l’eredità storico-culturale e naturale del Regno Unito. Mendips non è un vero e proprio museo ma è un luogo del ricordo, dove in ogni angolo sono stati ricreati i particolari della casa in cui John è cresciuto, ha sognato, ha immaginato, ha composto insieme all’amico Paul McCartney le prime musiche dei Beatles. Negli anni cinquanta due gravi lutti colpiscono John: prima lo zio George, poi, appena diciassettenne, la madre Julia, investita da un’auto guidata da un poliziotto ubriaco. Julia, che John aveva perso nuovamente, come lui stesso afferma, prima a cinque anni quando andò a vivere con la zia poi definitivamente con l’incidente mortale, fu la più importante musa del figlio.

Il resto è storia che tutti conosciamo. John eclettico cantante e compositore dei Beatles, attivista politico e pacifista, si sposò due volte: la prima con la scrittrice Cynthia Powell dalla quale ebbe il figlio Julian, poi con l’artista giapponese Yoko Ono dalla quale unione nacque, lo stesso giorno del padre dell’anno 1975, Sean. La sera dell’8 dicembre del 1980, a soli quarant’anni John fu assassinato da da cinque colpi di rivoltella sparati da un suo fan ossessionato dalla figura del cantautore che riteneva colpevole di aver tradito gli ideali della sua generazione e quindi ritenuto “meritevole” di essere punito. Dall’infanzia alla morte, una vita travagliata che ha consacrato un mito.

Foto elaborazione artistica di Pamela Stracci Art