Tidei (Iv) “Riforma giusta attesa da anni che spacca la maggioranza Perché la Meloni non si esprime?”
Lo Ius Scholae è una riforma che si attende da troppo tempo.
Doveroso concedere la cittadinanza ai bambini e ai ragazzi di origine straniera che hanno frequentato un ciclo di studi di cinque anni. Nel 2017, durante il Governo Renzi, lo Ius Culturae fu approvato alla Camera ma non si riuscì a portarlo al voto anche al Senato.
Sono più di 800mila gli alunni e le alunne con background migratorio, senza cittadinanza, che ogni giorno frequentano le nostre scuole.
Questi ragazzi sono italiani di fatto ma non riconosciuti dalla legge, trattati come cittadini di serie b.
Lo Ius Scholae sarebbe uno strumento di integrazione straordinario e rafforzerebbe in tante ragazze e ragazzi il senso di appartenenza al nostro Paese, al territorio alla comunità. Il grado di civiltà di una società si misura anche da come questa sa integrare persone di origini e culture diverse alle quali chiede di condividere un sistema di valori e di regole comuni. Il nostro Paese non dovrebbe guardare al passato ma essere più attento ai bisogni di una società che cambia velocemente.
Purtroppo in questi giorni stiamo assistendo a un balletto di dichiarazioni tra Forza Italia, che vorrebbe la riforma e Lega e Fratelli d’Italia che invece fanno muro con la solita scusa che questa riforma “non è una priorità”. Si tratta di un altro segnale di una profonda spaccatura nella maggioranza di centro destra. Una situazione imbarazzante ed è grave che la presidente del Consiglio non abbia detto ancora una parola su un tema così importante.
Marietta Tidei, capogruppo di Italia viva al Consiglio regionale del Lazio