Italo Pulcini di Cia Roma: “su peste suina bene decreto ma serve un urgente e serio piano di contenimento degli ungulati a Roma e nel Lazio”

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“Bene il decreto con i risarcimenti ancora alla firma, ma 2.000 suini sani abbattuti a fronte di 15 ungulati trovati morti perché colpiti da peste suina africana richiede una riprogrammazione di tutto il sistema di gestione dei cinghiali nel territorio regionale e in particolare nelle aree protette”.

E’ quanto afferma Italo Pulcini, vicepresidente della Confederazione Italiana Agricoltori Roma dopo la notizia che la Regione Lazio ha predisposto un decreto con il quale verranno risarciti gli allevatori colpiti dagli abbattimenti di animali.

“Quello suinicolo – aggiunge Pulcini – è un comparto estremamente importante del settore agricolo e zootecnico in quanto va a costituire il 3 per cento del prodotto interno lordo nazionale. Non è più pensabile che si proceda con le emergenze. E’ fondamentale che sia messo a punto un piano di gestione e selezione degli ungulati in modo da scongiurare che situazioni simili possano ripetersi. L’intero comparto agricolo è investito dalla presenza di cinghiali, va fatto un piano di contenimento importante. Quello che si sta facendo non è sufficiente. Anche la Politica Agricola Europea, inoltre, si sta orientando – visto quanto sta accadendo nel mondo – per un aumento della produzione nazionale e il settore dell’allevamento così importante richiede soluzioni immediate e specifiche. Per queste ragioni – conclude Pulcini – oltre al decreto che verrà emanato a breve chiediamo la convocazione di incontri nel corso delle quali tutto il settore di Roma e del Lazio possa confrontarsi con le istituzioni per individuare misure risolutive sulla questione ungulati che investe pesantemente il settore agricolo e zootecnico nel territorio provinciale di Roma e del Lazio”.