Intervista a Luigi Landi, sindaco di Allumiere

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luigi landi

Luigi Landi, sindaco di Allumiere da poco più di un anno, traccia un bilancio della sua azione politica, sempre votata all’equilibrio e al dialogo.

Sindaco Landi, prima Tolfa, vent’anni in amministrazione, adesso Allumiere dopo aver scardinato la “roccaforte” rossa collinare…

“Intendo la politica come condivisione, partecipazione e sinergia. In questa ottica non ho trovato una roccaforte da espugnare, ma una comunità bella che ha voluto accogliermi con molto affetto e con tanta voglia di rinnovamento. Le battaglie campali appartengono al retaggio della vecchia politica che ha spesso creato danni a famiglie, comunità e territori. Io credo nella politica del fare. Un’opera pubblica realizzata viene utilizzata da tutti i cittadini indistintamente. Non ha colore politico, ha solo funzionalità generali. Lo stesso vale per la cultura, il sociale e l’economia di un paese. Le rivalità sono belle legate al nostro Palio delle Contrade; per il resto, pensiamo alle future generazioni.”

Una grande esperienza amministrativa, parecchia gavetta, cosa si riconosce e in cosa difetta la sua politica?

“La politica è la mia grande passione. Mi ha conquistato da ragazzo e non mi ha mai abbandonato. Ho avuto la fortuna di studiare e di lavorare nel campo amministrativo. Questo mi ha permesso, una volta assunte cariche politiche, di relazionarmi più agevolmente con gli uffici. La macchina pubblica ha ingranaggi complessi che vanno conosciuti. Anche le attività apparentemente più semplici necessitano di iter complessi volti a garantire legalità e sicurezza per i cittadini. Mi riconoscono una grande disponibilità per i miei cittadini. Dedico tutte le mie giornate ai miei cittadini e questo forse è anche un mio limite. Non riesco spesso a staccarmi dalle problematiche cittadine che fanno parte ormai della mia giornata e anche della mia vita.”

Ha esportato ad Allumiere il modello Tolfa, un anno di eventi altri in programmazione, qualcosa che vorrebbe realizzare prima della fine del mandato?

“A Tolfa abbiamo realizzato eventi che sono entrati nelle consuetudini del territorio. Ma quando siamo partiti, avevamo problematiche simili a quelle che si affrontano in un qualunque paese quando si organizza una festa. Dove trovare le sedie, i fondi, il palco e tutto il resto. A fare la differenza però è stata la visione di eventi in grado di attirare turismo. Attraverso la cultura siamo riusciti a ottenere un indotto per tutta la cittadinanza. Ci siamo aperti a realtà che non conoscevamo dedicandoci ai piccoli dettagli. Ad Allumiere stiamo impostando un lavoro per aspetti simili ma per altri versi diverso i cui risultati stanno iniziando a vedersi. Inoltre ad Allumiere c’è una tradizione come quella delle sagre e del Palio delle Contrade che va solamente promossa perché è già uno spettacolo pressoché unico.” Quello che mi piacerebbe è lasciare un bel segno nella storia di Allumiere e creare ulteriori percorsi di crescita e sviluppo.

Lei ha vinto con una larga maggioranza alle ultime elezioni, frutto di una larga coalizione che ha pescato sia a destra che a sinistra, ma anche figlia di una presenza assidua e costante sul territorio, tra la gente, in piazza…

“Sì, come detto, non ho trovato fossati ma porte aperte. Credo che dopo tanto tempo Allumiere avesse bisogno di unire invece che dividere. In questo siamo riusciti a creare un giusto mix di esperienza e intraprendenza tra alcune delle eccellenze della nostra popolazione che hanno deciso di impegnarsi per i propri cittadini. Fare politica per il proprio paese è praticamente volontariato. Ci vuole tanta passione e dedizione. I problemi di tutti diventano i tuoi e i tuoi rimangono i tuoi. È necessario pertanto avere un amore per la propria città smisurato e in grado di far dimenticare i sacrifici. Spesso si sacrifica la famiglia ed il tempo libero”.

Non è facile mettere d’accordo le diverse anime della sua squadra, provengono da esperienze diverse, in una piccola realtà esigente ed ambiziosa.

“Sicuramente la nostra è una maggioranza anche di provenienze diverse dal punto di vista politico, ma unita dalla volontà di fare per il paese. Questo è quello di cui necessitava la nostra comunità. Serve dialogare, discutere, per arrivare ad una sintesi. Nessun diktat calato dall’alto ma interazione tra le diverse visioni che abbiamo del futuro del paese. Questo serviva e questo stiamo realizzando.”

Lei è nato democristiano, è stato accostato politicamente a Forza Italia, alla destra, ma ha vinto con una lista civica: i partiti sono in crisi o la gente è diventata più attenta ad affidare il proprio voto?

“Nelle grandi città, nelle elezioni regionali o nazionali, i partiti si intestano battaglie di principio che ne caratterizzano l’esistenza. Nei paesi e nelle piccole città si vive maggiormente alla giornata. Le problematiche sono le stesse per ogni cittadino. Se io riparo una scuola, apro un nuovo teatro, asfalto una strada o creo un evento dal respiro nazionale non è di destra, né di sinistra. È un bene della città e per la città. Comunque io sono un moderato che dialoga e trova la sintesi con tutti.”

Si immagini alla fine del mandato: vuole ancora continuare la sua esperienza politica, e oltre alle colline c’è il mare. Civitavecchia, Santa Marinella, chissà che un giorno qualcuno non la chiami per ripetere la stessa esperienza in altri lidi…

“Intendo la politica come servizio. Come impegno e sacrificio per la propria comunità e per il territorio che amo. Ho imparato nella vita e nella politica che tutto è dinamico e in movimento. Sicuramente il mio impegno per questo territorio non mancherà. Potrà essere in politica, nella vita associativa o istituzionale ma continuerà ad esserci. Colgo però l’occasione per informarvi che ho appena saputo di aver vinto le elezioni per il Consiglio delle Autonomie locali. Sono stato votato da oltre 140 rappresentati istituzionali di tutta la Regione Lazio. Segno evidente che il lavoro svolto da me e dal gruppo di cui faccio parte insieme ad Alessandro Battilocchio è riuscito ad ampliare i suoi consensi e le sue collaborazioni oltre i monti della Tolfa e oltre la provincia di Roma. Un bel segnale sicuramente. Al momento però sono assolutamente concentrato su Allumiere.”

Domanda: prossimo evento da non perdere…

A Natale ad Allumiere avremo tante iniziative ed eventi molto spettacolari.