INFERNO, UN FRANCOBOLLO DEDICATO A DANTE

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CORRADO VENEZIANO HA INCONTRATO GLI APPASSIONATI DI FILATELIA E HA FIRMATO IL FRANCOBOLLO DEDICATO ALL’INFERNO CHE RAFFIGURA UNA DELLE SUE OPERE.

Roma, 14 settembre 2021 – Corrado Veneziano, autore di uno dei tre francobolli dedicati a Dante Alighieri nel VII centenario della scomparsa emessi oggi dal Ministero dello Sviluppo, stamane è stato ospite di Poste Italiane a Roma presso lo Spazio Filatelia di piazza San Silvestro.

La vignetta di uno dei tre francobolli dedicati, che rappresentano le tre “cantiche” Dantesche, è stata, infatti, selezionata da una delle 33 opere che compongono “ISBN Dante e altre visioni”, unico progetto di un artista vivente dell’ampio programma ministeriale “Dante 700”. In particolare, si tratta del lavoro dal titolo “L’Inferno evocando Buffalmacco” e la stessa immagine è stata riprodotta sulla cartolina e sulla tessera filatelica che, con il francobollo, completano il trittico dei prodotti filatelici dedicati all’Inferno.

Per l’occasione l’artista, durante l’intera mattinata, si è intrattenuto con i numerosi appassionati e collezionisti intervenuti per l’occasione e ha autografato il francobollo con l’immagine della sua opera e i prodotti filatelici correlati.

<< Ringrazio innanzitutto Poste Italiane – ha dichiarato Veneziano – per avermi dato la possibilità di essere qui oggi. Ci tengo inoltre a sottolineare che, a dispetto della tecnologia che avanza, all’utilizzo di internet e degli smartphone, il francobollo resiste e ha una sua specificità. E’ un oggetto esteticamente bellissimo, un concentrato di grafica, arte e cultura messa insieme, il collegamento tra cultura e territori differenti, il francobollo racconta la storia. Aggiungo infine che per un’artista vedere una propria opera intera diventare un francobollo è veramente commovente e io oggi lo sono: commosso ed emozionato!>>

Gli altri due francobolli raffigurano il Purgatorio e il Paradiso. Nel primo, realizzato da Francesco Di Pietro, è presente la figura di un uomo, i cui lineamenti richiamano il poeta Dante Alighieri, che si staglia sul binario di una stazione metropolitana e alle sue spalle figure inquiete paiono ipnotizzate da schermi luminosi, intorno fluttuano alcuni libri. Nell’opera di Paolo Bocci intitolata “Il passaggio del testimone”, dedicata al Paradiso, si raffigura un giovane che con il capo cinto da foglie di alloro, iconografia da sempre rappresentativa del poeta Dante Alighieri, esulta in un acrobatico salto sorreggendo una penna in una mano, circondato da lettere e da fogli di carta.