INDAGATO BERLUSCONI PER L’ ATTENTATO A MAURIZIO COSTANZO

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LA PROCURA DI FIRENZE CONTESTA A BERLUSCONI ANCHE IL FALLITO ATTENTATO A MAURIZIO COSTANZO, SCAMPATO ALL’ESPLOSIONE DI UN’AUTOBOMBA IL 14 MAGGIO ’93 A ROMA. É EMERSO DAI FASCICOLI RILASCIATI AI LEGALI DELL’EX PREMIER CHE DAI PM CHE INDAGANO SULLE STRAGI MAFIOSE DEL ’93.

Depositata alla corte d’assise d’appello di Palermo nel processo sulla trattativa stato-afia, la documentazione era stata chiesta dai legali dell’ex premier in vista della deposizione che Berlusconi avrebbe dovuto rendere al processo trattativa. I difensori hanno presentato istanza per sapere se il loro assistito è indagato in procedimenti connessi a quello in corso a Palermo e capire così se debba essere sentito come indagato di procedimento connesso, stato che gli dà la possibilità di avvalersi della facoltà di non rispondere, o come teste puro. Alla richiesta dei legali, la Procura Toscana, che ha riaperto l’indagine sulla stagione stragista di Cosa nostra che comprende dagli attentati di Milano, Firenze e Roma del 1993, al fallito attentato all’Olimpico del ’94, ha risposto con l’elenco dei reati ipotizzati nei confronti del fondatore di Forza Italia. Oltre alle stragi del ’93 e al fallito attentato all’Olimpico, dunque, Berlusconi, che nella ricostruzione avrebbe agito in concorso con Cosa nostra, sarebbe coinvolto nell’intera pianificazione stragista: quindi anche nell’autobomba contro Costanzo e nel mancato omicidio del pentito Salvatore Contorno del 14 aprile 1994 a Formello.