Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre un vasto incendio ha completamente distrutto 400 ettari di bosco, mandando in fumo quella che localmente era conosciuta come “la castagneta”.
L’incendio, di chiara origine dolosa, è partito e si è esteso nel territorio del Comune di Bracciano ed è arrivato solamente a lambire il monumento naturale della Caldara.
Grazie all’impegno del personale e dei volontari impiegati per lo spegnimento delle fiamme, il meraviglioso bosco di betulle della Caldara è stato salvato, anche se qualche esemplare di betulla purtroppo è stato interessato direttamente.
Questo il commento del Sindaco di Manziana, Bruno Bruni:
Questo il commento del Sindaco di Manziana, Bruno Bruni:
“Come Sindaco e rappresentante istituzionale del mio paese come prima cosa non posso che ringraziare sentitamente tutti coloro che giorno e notte hanno lavorato per evitare che uno dei nostri simboli, la Caldara, fosse distrutto dalle fiamme. L’incendio principalmente ha interessato il territorio comunale di Bracciano ma quando, spinto dal vento e dalla forza delle fiamme, è arrivato alle porte del bosco di betulle, tutti noi manzianesi ci siamo sentiti ancora più feriti e minacciati.
La certezza che si sia trattato di un incendio doloso ha inoltre alimentato un forte sentimento di rabbia nei confronti di quei vili che hanno commesso un atto così deprecabile: se non si ha rispetto per la natura e per la propria terra, come si può contribuire a costruire un futuro migliore per i nostri figli?
Mi auguro davvero che gli autori di questo e degli altri innumerevoli incendi dolosi che hanno funestato il circondario in questa estate 2017 vengano in qualche modo identificati e esemplarmente puniti, dal canto mio, sperando di non dimenticare nessuno, vorrei ringraziare:
– il personale del canadair del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale,
– quello dell’elicottero AVES,
– quello dell’elicottero regionale,
– quello dei Vigili del fuoco,
– i Volontari del gruppo di protezione civile La Fiora di Manziana, di Sacrofano, di Canale Monterano e l’AVAB di Bracciano
– i Volontari dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in congedo, delegazione Manziana
– i Guardiaparco del Parco Naturale Regionale Bracciano – Martignano
– gli Amministratori dell’Università Agraria di Manziana
– il Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Bracciano
– il Vice Comandante e i Carabinieri della Stazione di Manziana
– il Comandante e il personale della Polizia Locale
– le Guardie eco zoofile di Manziana
– i Volontari del Comitato Locale Sabatino delle Croce Rossa Italiana
– gli Amministratori del Comune di Manziana
– tutti i Cittadini che hanno in qualche modo collaborato alle operazioni di spegnimento o che comunque hanno dimostrato attenzione e solidarietà nei confronti del personale impiegato in quelle drammatiche ore
Ora che la castagneta è bruciata non resta che impegnarsi per fare tornare quella zona di nuovo il polmone verde che è sempre stata.
La Caldara, anche se ferita, grazie allo sforzo di tutti noi, è ancora lì con le sue peculiarità ed unicità geologiche e naturalistiche. Spero che questo folle rischio corso serva anche a sensibilizzare la Regione Lazio: non è possibile che per un’area naturalistica di valore assoluto come la nostra Caldara i fondi stanziati siano di anno in anno sempre minori. Non facciamo vincere chi ha deciso di distruggere il nostro paesaggio mandandolo in fumo ma cogliamo questa occasione per fare di più per promuovere e fare rivivere i nostri tesori ambientali!”