Il vice sindaco Perretta rivela: “Il Wwf aveva detto sì al concerto di Jovanotti a torre Flavia”

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Riceviamo e pubblichiamo dal vice sindaco di Ladispoli, Pierpaolo Perretta.

Le bugie, è noto, hanno le gambe corte. Nel caso della rocambolesca storia del concerto di Jovanotti, invece, sono state cortissime. È bastato, infatti, che l’evento venisse spostato in un comune con colori diversi dal nostro, per far dimenticare a tutti gli ambientalisti che si erano mobilitati contro Ladispoli, il motivo per cui lo avevano fatto. Il Jova Beach Party si farà, infatti a Cerveteri e più precisamente a Campo di Mare in una zona limitrofa alla palude di Torre Flavia e su una spiaggia dove nidifica il tanto caldeggiato fratino. Esattamente come a Ladispoli ma siccome è Cerveteri, il silenzio è d’obbligo e sparisce ogni problematica. La inaspettata soluzione della nuova destinazione, con le stesse problematiche di Ladispoli, ha talmente spiazzato i contestatori “de noantri” che pur di evitare l’ennesima figuraccia non hanno esitato e ricorrere,di nuovo, alla menzogna indicando come cause ostative al concerto non già il fiume di proteste dagli stessi riversato o alimentato sui social ma l’assenza di non specificate autorizzazioni che il comune di Ladispoli avrebbe maldestramente millantato di avere. Naturalmente si tratta delle ennesima bugia e dell’ennesimo tentativo di danneggiare Ladispoli ed il suo Sindaco. A tacitazione di simili nefandezze si impone una definitivo chiarimento sulla vicenda. L’unico motivo, come più volte ricordato dal cantante stesso, che ha fatto spostare il concerto è stato il solo ventilato parere negativo che avrebbe dato la Lipu sullo svolgimento dell’evento sull’area di Torre Flavia, lato Ladispoli. E’ bene, poi, precisare che Il WWF si era espresso positivamente a tale location, nell’ambito del tavolo tecnico organizzato il 18 dicembre scorso, così come emerge dal verbale della seduta indicata. Questa è la unica verità, il resto delle questioni come per esempio viabilità, utilizzo temporaneo delle aree sotto sequestro o delle aree demaniali marittime era già stato oggetto di approfondimento, di preventiva richiesta di disponibilità alle autorità competenti ed in parte già approvato con delibera di giunta comunale. Tutto ciò che era di competenza comunale, quindi, non costituiva alcun ostacolo al concerto ne motivo di spostamento dello stesso. Ma se quanto detto non bastasse a palesare la pervicace volontà di qualcuno di danneggiare Ladispoli, non resta che pronunciare la parola magicamente sparita con il passaggio della linea di  confine, ovverosia  “Vinca”.  La Vinca, valutazione di incidenza ambientale è un parere complesso e vincolante, di competenza regionale,  che, normativa alla mano, avrebbe avuto la capacità di impedire il concerto a Torre Flavia. La Vinca, in parole povere, serve a valutare ed impedire azioni o altro che possano mettere in pericolo l’ecosistema di aree naturali vincolate ed è assolutamente obbligatoria per quanto fatto all’interno delle aree stesse e, secondo la tesi prevalente degli ambientalisti ad orologeria del nostro territorio, anche sulle aree limitrofe. Tesi che non può essere approfondita in questa sede e che però è stata completamente dimenticata quando si è trattato del comune di Cerveteri. Adesso infatti, a comune cambiato, c’è solo silenzio e voglia di collaborare per mitigare gli effetti del concerto. Tutto ciò è sconcertante ed avvilente. Se io fossi Jovanotti pretenderei serietà da chi si erige a paladino della natura: se un problema c’era a Torre Flavia, deve esserci anche nella nuova destinazione.  Se prima c’era un pericolo per la palude e per il fratino, tanto da giustificare la mobilitazioni delle associazioni ed alla quale ci si è sottomessi, allora si deve sapere perché nella nuova destinazione, sempre accanto alla palude ed in zona di nidificazione del fratino, questo pericolo non c’è più. Se non si pretendesse tale approfondimento, vorrebbe dire che si è capito che brutto gioco è stato fatto e si accetta l’idea che qualcuno ha danneggiato volutamente una città e la sua comunità. Doveva essere una festa questo concerto, ma la festa è stata fatta a Ladispoli ed a tutto questo un artista come Jovanotti non dovrebbe prestarsi. Se il Jova Beach Party si può fare a Cerveteri, allora si poteva e si può fare a Ladispoli.

Pierpaolo Perretta