IL VAR, QUESTO SCONOSCIUTO

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KAZAN, RUSSIA - JUNE 24: Referee Fahad Al Mirdasi reviewes the VAR footage during the FIFA Confederations Cup Russia 2017 Group A match between Mexico and Russia at Kazan Arena on June 24, 2017 in Kazan, Russia. (Photo by Ian Walton/Getty Images)
di Ugo Russo
Negli ultimi due anni ce lo hanno propinato (maschile) in tutte le salse: “La (femminile) Var sarà la panacea di ogni male (inteso come errore tecnico) del calcio”, “di ogni discussione sulle decisioni arbitrali”, “ora non si potrà più sbagliare” e bla, bla, bla. Dalla fase sperimentale (con tante critiche, ma “era da affinare” si é detto) si é passati a quella ufficiale, con l’introduzione graduale ed ora per tutto il massimo campionato italiano.

All’uopo sono stati spesi milioni e milioni di euro per approntare questo nuovo “prodigio della tecnica” su tutti i campi interessati.
Dopo un bel po’ di mesi l’unica vera variazione é stata all’articolo che precede il termine Var (Video assistant referee), scoperto (e ci voleva tanto?) improvvisamente al maschile: il Var.  
Si é speso tanto e la manutenzione costerà anche di più. E allora nell’immaginario collettivo si pensava forse che negli ultimi trenta metri verso le due opposte aree di rigore, alla minima irregolarità (gol non gol, fuorigioco, calci di rigore, falli di gioco atti a sfavorire chiaramente una squadra, e chi più ne ha più ne metta) si sarebbe acceso un led cui avrebbe fatto seguito un bip e tutto si sarebbe acclarato, con l’arbitro che, a quel punto, non avrebbe dovuto far altro che prendere la decisione segnalata anche a lui nel giusto verso.
Nulla di più sbagliato perché tutto resta come (e forse più di) prima nelle mani dell’arbitro. Con il risultato di sbagliare ancora moltissimo.
L’unico bip puo’ essere al massimo (se non decide da solo) la segnalazione al direttore di gara di uno o di entrambi gli addetti al Var (gli ex addizionali). Che non dovranno fare più, volendo, scrupolosi allenamenti fisici durante la settimana ma si accomoderanno dietro a dei monitor. 
Il tutto si chiude (anche dopo molti minuti. Ma quanto arriveranno a durare le partite?) con la visione in televisione dell’azione alla moviola da parte dell’arbitro. Un po’ come avviene nelle case degli italiani comodamente seduti in poltrona; e sapete quanti pareri contrapposti vengono presi? E voi pensate che l’arbitro (essere umano, quindi nella possibilità di sbagliare e quanti, troppi errori queste ex giacchette nere ci hanno abituato a vedere specialmente negli ultimi anni) deciderà sempre per il meglio?
Esordio della nuova tecnologia in Juventus-Cagliari ed é stato magnificato il comportamento di Maresca, soprattutto da chi gli conveniva di farlo. Ma non ci sono state proteste solo per il comportamento signorile da parte delle due squadre in campo e dei tecnici e per la parata di Buffon sul rigore. L’unico episodio preso ufficialmente in considerazione é stato proprio il penalty fischiato in favore dei sardi che le immagini non hanno affatto chiarito se ci fosse o meno (é sembrato più no che sì). Non è stato, invece, annullato il gol del 2-0 bianconero per il controllo di braccio di Dybala e l’unico rigore che probabilmente esisteva (il fallo di mano in area ospite di un difensore cagliaritano) non é stato considerato.
Insomma, ancora un bel po’ da fare e da mettere a punto, ma se gli arbitri continueranno comunque a condizionare i risultati di certe partite ci sarà poco da fare, Var o non Var.
Quando poi anche l’oggetto tecnologico fallirà o verrà meno, come successo a Bologna, alcune squadre si ritroveranno con punti sacrosanti a loro tolti. Primo caso quello del Torino (e qui il sanguigno Mihajlovic ha fatto sentire giustamente la sua voce) con un rigore a suo favore non decretato perché si é guastato il supporto audio tra i due addetti al Var e l’arbitro e quando tutto é stato regolarmente ripristinato é stato indicato dal segnalinee un fuorigioco inesistente di Belotti, che avrebbe portato ad un altro gol dei granata, rimesso in gioco da una deviazione di un avversario e quando ti ridanno il pallone gli altri (una delle regole elementari del calcio) la posizione irregolare non esiste. Ahi! Ahi! Ahi!
Sulle posizioni di offside il Var sarebbe molto utile ma pare proprio che l’arbitro ricorrerà, come oro colato, alle decisioni dei segnalinee. Bah…
IL CAMPIONATO, A PARTE… IL VAR – La prima giornata del massimo torneo ha ribadito, a parte la Juventus che pur con qualche problema si é ben ripresa dalla cocente delusione in Supercoppa, che c’é una squadra che come gioco é attualmente la migliore di tutte: il Napoli. Già lo scorso anno fu una bestemmia vederla solamente terza, ora con un paio di pedine da prendere in questi ultimi giorni di mercato allo scopo di rafforzare una panchina un po’ corta, la squadra di Sarri potrebbe candidarsi come autorevolissima candidata allo scudetto.
Poi si segnala il Milan, qualche cosa di buono ha fatto vedere l’Inter, per il resto pochissimo o niente.
La stessa Roma continua nel suo stucchevole modo di fare punti: tanta fortuna o troppe direzioni arbitrali (come lo scorso anno) in suo favore, trame di gioco quasi mai spumegguanti come in un recente passato, e per questo non ci sentiamo stavolta di esaltarla a grande.
A Bergano, su un campo dove non sarà facile per le altre fare punti, un pareggio sarebbe stato già ingiusto, doveva vincere l’11 di casa ed invece hanno vinto i giallorossi, per giunta per un clamoroso errore della difesa lombarda!!!
Ma quel grandissimo tecnico che é Gasperini, il vero segreto delle fortune della compagine orobica, oltre a dire “Sconfitta che fa rabbia!” (Di Francesco ha, invece, parlato di vittoria sporca dei suoi), si é rituffato nella impossibilità di schierare Spinazzola (ma se é ancora dell’Atalanta perché non lo ha schierato? Non ha voluto scendere in campo il giocatore? Salatissima multa e fuori rosa con richiesta di intervento degli organi competenti. Se poi lo riprende la Juventus che fa la società bianconera riprende subito pure Caldara che é andato in panchina? E se non é così perché anche Caldara, un nazionale (!), non ha giocato? E perché é stato messo in panca Orsolini, preso a Bergamo dopo essere stato ambìto da mezza serie A, e De Roon e Ilicic (che gol fallito, comunque) sono stati schierati solo nei minuti finali? E perché togliere un pur svogliato Petagna quando devi recuperare per mettere in campo un vero e proprio sconosciuto? No, stavolta Gasperini non é esente da colpe e sorride, ingiustamente, la Roma.
In ultimo: in questa pazza estate del calcio, con cifre per l’acquisto di giocatori che mai si sarebbero dovute toccare, con calciatori che forzano il loro passaggio ad altre squadre ed arrivano anche a fare certificatri strani o non si presentano agli allenamenti, c’é anche questa non bella asta per accaparrarsi Schick. Al ragazzo, che era già della Juventus prima delle visite mediche, é stato trovato, comunque, un problema al cuore. Da subito, pero’, la Sampdoria ha detto che invece stava bene. Problema confermato; poi, dopo un periodo neanche lungo di riposo, é stato dichiarato abile ed arruolato perché l’infiammazione era sparita.
I campioni d’Italia hanno proposto altre forme per cui il giocatore poteva essere seguito e non rischiato, ritirandosi di fatto dall’asta che si stava scatenando. A mio parere Schick dovrebbe restare a Genova, monitorato attentamente e schierato solo con più di una certezza. Poi il prossimo anno se ne potrebbe riparlare sperando di rivederlo al cento per cento perché si tratta di un gran talento. Ma acquistarlo adesso, si dice per schierarlo titolare e fargli affrontare una intera stagione pesante, non ci sembra né giusto, né rispettoso. E non lo scriviamo perché potrebbe esserci ancora un’alea di rischio, ma bando alle aste: se qualcuno, poi, deciderà di compralo e di schieralo subito non dovrà avere nessun vanto o pensare di aver fatto un supercolpo!