Fiducia e progettualità
Quando si parla di tradimento, si pensa subito ad una esperienza dolorosissima di strappo, di delusione e di estremo dolore. Il tradimento è un evento spartiacque tra il prima, dove esistevano il Noi, la Fiducia e la Progettualità, e il dopo quando ritornano l’IO e il Tu separati. Con la rottura del Noi, si rompono il senso di fiducia e di progettualità, la base del vedersi insieme in un futuro immediato e lontano. Questa rottura può essere definitiva oppure la coppia può ridefinirsi e riprogettarsi.
Ma alla fine, perché si tradisce?
Dalla mia esperienza clinica, il tradimento è un comportamento agito da uno dei due partner, ma all’agito contribuiscono entrambi i partner. Anche il “traditore seriale” ha un partner che non vede o non vuole vedere oppure vede ma continua a rimanere nella relazione, pur con dolore, con rabbia. Per esempio, una persona che vedevo anni fa, era partner di un “traditore seriale”: riferiva dolore, rabbia nel raccontare quando scopriva i tradimenti, tradimenti molto poco nascosti dal partner. Alla domanda “perché continua a rimanere nella relazione?” la persona racconta le solite motivazioni (i figli per evitare di procurare loro il trauma della separazione, motivi economici, ecc.). Alla fine si è capito che da tempo, dalla sua storia, la persona era abituata a subire senza una vera e forte reazione di cambiamento, che dalla sua famiglia di origine aveva imparato che la coppia coniugale funziona così.
Una persona può agire il tradimento per mancanza di complicità col partner. Una coppia, anni fa, mi ha contattato perché, dopo 30 anni di matrimonio, lui aveva tradito lei. Dopo un primo momento in cui si è dato spazio al dolore e alla rabbia, si è lavorato sul racconto di ciò che succedeva prima del tradimento: si è evidenziato che mancava da tempo la complicità, i coniugi avevano preso strade individuali e il “traditore”, pur richiedendo la presenza del partner, non veniva quasi mai soddisfatto. Il “tradito” ha capito il suo contributo e hanno iniziato a reinventarsi e a trovare nuovi momenti di complicità, un nuovo modo di essere coppia. Il tradimento può avvenire per mancanza di sesso: la sessualità fa parte della vita di ogni persona, dalla nascita alla morte; nella coppia la sessualità è un binario parallelo della vita quotidiana ed è un modo che la coppia ha di esprimersi, di fondersi e ri-dividersi.
Quando la coppia diventa bianca, è facile che uno dei due esprima la sua sessualità con un altro partner. Un altro motivo potrebbe essere la delusione di un’idea dell’altro. Spesso le coppie si formano per l’idea che uno ha dell’altro, idea che spesso è la proiezione dei propri bisogni sull’altro che diventa il “mezzo” per soddisfarli. Spesso questi bisogni sono nascosti anche alla persona stessa. Quando il partner non li soddisfa, può capitare che il “progetto” personale fallisca e che di seguito, scatti il tradimento nella ricerca di un partner che sia soddisfacente sempre di quei bisogni di prima. Si può tradire per il bisogno di affermare la propria identità quando la persona è alle soglie degli anta. Una persona può tradire perché si sente attratta da un’altra persona pur amando il proprio partner. Queste ed moltissime altre sono le ragioni che al tradimento. Sta di fatto che il tradimento è uno spartiacque tra il prima e il dopo. La coppia è diversa, i due partner sono diversi. Ma ci si può ritrovare mettendosi in discussione da entrambe le parti, reinventandosi.
Dottoressa Anna Maria Rita Masin
Psicologa – Psicoterapeuta Psicologa Giuridico-Forense
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