IL TARASSACO, SOVRANO DEL DRENAGGIO EPATO – RENALE

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TARAXACUM OFFICINALE.

Il Tarassaco appartiene ad una delle famiglie più vaste del mondo vegetale, quella delle Composte. Fu un medico naturista svedese del XVIII sec, Carl Von Linné (nome  italianizzato Carlo Linneo), che dette nome a questa strana pianta per indicare la forma dell’inflorescenza.

Sembra, un apparenza, che si tratti di un fiore unico, in realtà trattasi di diversi fiori “composti” messi assieme. <<Da questo fiore che vediamo unico “dopo di che” (cum) dobbiamo fare una tara (sottrazione) del tutto>> Credo che cosi avrebbe pensato Linneo per dargli questo nome. Ora <<la presenza di pigmenti colorati (composti flavonici) determina il colore dei fiori (giallo) ma anche l’attività terapeutica>> (E.Campanini. Dizionario di fitoterapia e piante medicinali 1998).

Il colore giallo, nel pensiero di Paracelso, ci porta al colore della bile, quindi al drenaggio delle cellule del fegato, una dei più importanti, assieme al rene, cute, intestinale, del nostro organismo. E’ talmente importante questo vegetale, per la sua azione di “drenaggio” a livello “epato – renale, tanto da aggiudicarsi il termine “Tarassacoterapia”. Una vera “manna” per depurarsi, per espellere tossine, specie in primavera dopo che nelle stagioni autunno – invernali si è mangiato un po’ di più e corso molto meno all’aria aperta. <<Questo rallentamento degli organi di eliminazione (gli emuntori) ci hanno resi fragili per l’accumulo di un pool di sostanze tossiche,di cataboliti mal degradati, di sostanze di rifiuto .. (M.Tetau).

Qual è l’organotropismo del Tarassaco? Riguarda proprio gli emuntori: apparato gastrointestinale, soprattutto le vie biliari ma anche le vie urinarie e la cute. Quali sono le sue proprietà? Il Tarassaco  vanta un’azione fortemente colagogo – coliretica (stimola la contrazione della colecisti ed aumenta l’afflusso di bile nel duodeno), associata a quella diuretica (drenaggio epato – renale) e blandamente lassativa (drenaggio intestinale).

Non dimenticate anche l’aumento delle ghiandole sudoripare e la  regolazione della secrezione sebacea (drenaggio cutaneo). L’ azione diuretica è particolarmente utile nella tendenza alla ritenzione idrica, alla cellulite, negli stati pletorici. Quali sono i suoi principi attivi? La Tarassacina, il tarasterolo ed altri triterpenici pentaciclici (tutti principi amari); gli steroli; gli acidi fenolici, i caroteni, l’inulina; i flavonoidi (specie l’apigenina – 7 – glucoside); l’acido caffeico, le vitamine  A,B,C; enzimi; elementi minerali (soprattutto il potassio).

Qualunque principio attivo isolato non ha l’efficacia della varietà del fitocomplesso. L’orchestra necessità di tutti i suoi componenti. Ho utilizzato molto il Taraxacum officinale nel drenaggio depurativo epato – renale, nei disturbi digestivi con steatosi epatica, meteorismo, pesantezza post – prandiale con intolleranze a cibi fritti, grassi, insaccati, carne suina. In circa la metà dei soggetti ho riscontrato due gradite sorprese: miglioramento della dislipidemia (specie dell’ipercolesterolemia) e della creatinina clearance (urine 24 h).

Grazie ad un’indagine anamnestica dei pazienti ho appurato che i “no – responder”non avevano affatto migliorato il loro stile di vita nell’alimentazione quotidiana e nell’attività fisica (sedentarietà). Riassumendo possiamo ben osservare che il Tarassaco è il miglior fitocomplesso nelle “cure depurative”.

I successi che si ottengono nell’ambito digestivo sono dovuti alla stimolazione delle cellule epatiche con conseguente decongestione del fegato. La stimolazione della diuresi associato all’azione colagogo – coleretico delle vie biliari epatiche, si traduce in un incremento nell’eliminazione delle scorie.

La pianta intera fiorita oppure la radice di Tarassaco deve essere assunta quotidianamente per un periodo prolungato (almeno due mesi). Si può utilizzare la T.M. (Taraxacum officinale) 50 gtt dopo i pasti principali oppure, meglio ancora per evitare l’alcol contenuto nelle boccette di T.M. (Tintura madre), l’estratto secco nebulizzato: 87 mg per una cps di 300 mg, 1 cps dopo i pasti principali. Non sono segnalati effetti tossici.

Nelle formulazioni, con altri fitoterapici, riguardo alle terapie di drenaggio, la più nota è quella con Cynara s. e Fumaria o. (definita dei “tre moschettieri”). Personalmente ho più utilizzato il Tarassaco associato alla Curcuma domestica per rinforzare l’azione a livello epatico.

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Aldo Ercoli