Fuori dal Parlamento 230 deputati su 630: rimarranno in 400 le poltrone dei fortunati che sono riusciti a tenersele strette
Raggiunti e ampiamente superati i 316 voti minimi richiesti, ll disegno di legge costituzionale ha stravinto: 553 voti a favore, 14 contrari e due astenuti.
Di Maio:”Una riforma che rimarrà nella storia” – “Questa è la vostra vittoria”, ha detto poi rivolto ai cittadini.
Scotti: “Il divario fra classe dirigente e il paese è una nostra responsabilità”
Ok definitivo dell’Aula della Camera al taglio dei parlamentari. Il disegno di legge costituzionale che riduce i deputati a 400 dai 630 attuali ed i senatori a 200 dagli attuali 315, è stato definitivamente approvato a Montecitorio con 553 voti a favore, 14 contrari e due astenuti. Trattandosi di un disegno di legge costituzionale, era richiesta la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea, pari a 316 voti.
Un applauso dell’Aula proveniente soprattutto dai banchi di M5s, ha salutato l’approvazione definitiva della riforma per il taglio dei parlamentari.
Presente il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha preso posto al banco del governo tra i ministri Bonafede e D’Incà. A Montecitorio il ministro degli Esteri e capo politico del M5S. Di Maio si è seduto al banco dei ministri accanto a Federico D’Incà. Nell’emiciclo anche il capodelegazione del Pd nel governo, Dario Franceschini.
Conte e Di Maio: “Una riforma storica per l’Italia, una grandissima vittoria per i cittadini italiani”-“Questa è la vostra vittoria”
Scotti: “Nostra responsabilità il divario fra classe dirigente e il paese”
“È il giorno che aspettiamo da sempre – ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro -. Con il sì trasversale delle forze politiche alla riduzione dei parlamentari il M5S fa la storia di questo Paese, scrivendo una stupenda pagina di democrazia. Dopo oltre trent’anni di promesse mancate il taglio di deputati e senatori è realtà: inizia una nuova stagione politica, ora al centro ci sono i cittadini”. Fraccaro ha garantito “il massimo impegno per quella che sarà a tutti gli effetti una legislatura costituente”.