“Il sol dell’avvenire”, il film di Nanni Moretti

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La pellicola interpretata dallo stesso regista, che partecipa anche alla sceneggiatura, oltre che alla produzione, sarà in concorso a Cannes. Nel cast Orlando, Buy e Bobulova.

di Barbara Civinini

Nanni Moretti
Locandina verticale “Il sol dell’avvenire” – 01 Distribution

Nanni Moretti torna in sala con un film alla vecchia maniera: “Il sol dell’avvenire”.

Dalle riflessioni in vespa alla corsa con il monopattino elettrico in notturna, ma senza il maxi barattolo di Nutella: Moretti ritorna al cinema per raccontarsi e raccontare con il suo vecchio stile fatto di battute ironiche e gag iconiche – quello più amato dal pubblico – giocando con la narrazione del film nel film.

Anche il titolo è una citazione importante di una delle canzoni partigiane più famose, “Fischia il vento”, che lascia pensare a un ritorno in grande stile. Fischia il vento e infuria la bufera, /scarpe rotte e pur bisogna andar/a conquistare la rossa primavera/dove sorge il sol dell’avvenir (…) scriveva Felice Cascione – nome di battaglia Megu – giovane poeta e medico neolaureato ligure, a Bologna, prima dell’8 settembre 1943. Chissà se anche il regista, alla soglia dei 70, cerca il suo sol dell’avvenire, forse con un po’ di nostalgia per com’eravamo all’epoca della vecchia sinistra falce e martello, puntando però l’indice sull’invasione sovietica dell’Ungheria.

Margherita Buy in una scena del film – 01 Distribution

La storia nella storia non è molto complicata. Il regista Giovanni – interpretato dallo stesso Moretti, che ha curato anche la sceneggiatura con Francesca Marciano, Federica Pontremoli e Valia Santella – sta girando un film prodotto dalla moglie, interpretata da Margherita Buy, insieme alla figlia Emma (Valentina Romani) che si occupa delle musiche. La pellicola in produzione catapulta lo spettatore nel 1956, quando l’armata rossa occupò l’Ungheria. Il dirigente di una sezione di periferia del Pci romano – interpretato da un perfetto Silvio Orlando, per la quinta volta con Moretti – insieme alla moglie (Barbora Bobulova), ha invitato il circo ungherese Budavari, che si troverà a montare le tende proprio alla vigilia dell’invasione. Comunque il Nanni nazionale porta il suo circo, con tanto di elefanti, alla parata dei Fori Imperiali e poi saluta con un sapiente ciao.

Il regista al lavoro – 01 Distribution

Forse – commenta Mereghetti sul ’Corriere della Sera’– non è casuale che il soggetto del film nel film sia il tormento dei militanti comunisti di fronte all’invasione sovietica e all’ortodossia del Pci, quasi che Moretti si sia sentito come chi era stato obbligato a rientrare nei ranghi dell’ortodossia e non a seguire la passione che invece trionfa nell’utopico cartello che chiude il film”. Moretti, scherzando a proposito della pellicola che sarà in concorso al 76° Festival di Cannes, dice, come riporta ANSA, “Chiudo così questa prima fase della mia carriera, se ne apre una seconda di altri 50 anni poi forse anche una terza”.

Silvio Orlando interpreta Ennio, il dirigente di un a sezione PCI di periferia – 01 Distribution

E conclude, scrive l’Agenzia: “Ho sempre reagito andando contro quella che era l’onda, ora ci sono le sale in difficoltà e io ho continuato a fare film per gli spettatori dei cinema. Cerco sempre di non preoccuparmi troppo di quello che sta succedendo intorno”. Ma il cinema italiano come sta? “Sta lì è vivo, tanti registi, tanti film, quello che manca è la cura intorno”. Il film è coprodotto dal regista con Sacher, Fandango, Le Pacte e Rai Cinema ed è distribuito da 01.