Si è svolta la gradita visita del sindaco di Santa Marinella Avv. Pietro Tidei agli scavi archeologici dell’antica città fortificata romana di Castrum Novum sita in prossimità di Capo Linaro e ricadente nel territorio di Santa Marinella. Nell’occasione è stato il coordinatore degli scavi, il noto archeologo Dott. Flavio Enei direttore del museo Civico di Santa Marinella (Museo del Mare e della Navigazione Antica sito nello splendido castello di Santa Severa), a far da guida all’interessatissimo sindaco Tidei. Alla fine della visita lo stesso sindaco ha tenuto in loco, con dovizia di particolari, anche una interessante conferenza stampa inerente questa prestigiosa realtà archeologica risalente a 2.300 anni fa, parlando sia della bella e proficua sinergia internazionale messa in campo già da otto anni, che dell’ annesso Parco Archeologico comprendente fra l’altro a mare il fronteggiante sistema di peschiere antiche che, ad oggi, insieme a quelle di Torre Astura, risultano fra le più grandi in assoluto giunte fino ai nostri giorni ed in un ottimo stato di conservazione. Fra l’altro l’Avv. Tidei ha sottolineato come l’Amministrazione Comunale intenda sostenere al massimo l’iniziativa anche mettendo a disposizione in proposito anche vari ambienti finalizzati all’uopo ed impegnandosi al massimo nell’ambito della relativa progettazione europea. È già dal primo settembre u.s. che, grazie al nuovo importante impegno culturale messo in campo sia dal Sindaco Avv. Pietro Tidei che dall’Assessore alla Cultura D.ssa Ivana Della Portella, per tutto il mese in corso sarà possibile partecipare alle, assolutamente gratuite, visite guidate che presentano gli ultimi risultati degli scavi condotti nel sito della suddetta città romana dall’equipe internazionale italo-francese che, dal 2010, sta curando gli scavi nell’area urbana e nelle immediate adiacenze riportando in luce interessanti testimonianze dell’abitato e dei suoi monumenti. Il Dott. Flavio Enei, direttore del museo Civico di Santa Marinella concessionario degli scavi e gli archeologi soci del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite, illustreranno le importanti scoperte effettuate nell’area della città antica. I dati archeologici indicano che l’insediamento venne costruito dai romani su un leggero rilievo affacciato sul mare, sui resti di un precedente abitato etrusco che controllava la rada portuale con il punto di approdo a sud del Capo Linaro. Gli scavi dimostrano che anche prima degli etruschi il luogo risulta abitato nella preistoria, nell’età del bronzo, nel II millennio a.C. Lo scavo, coordinato dal direttore del Museo, in collaborazione con la Prof.ssa Sara Nardi e il Prof. Grégoire Poccardi delle Università francesi di Amiens e Lille 3, e con i ricercatori dell’Università della West Boemia, vede impegnati sul campo anche i volontari specializzati per i Beni Culturali del Gruppo Archeologico Cerite. Le attività di ricerca si svolgono sotto la supervisione della Dott.ssa Rossella Zaccagnini della Soprintendenza Archeologica. Grazie all’impegno di tante persone ed Enti dallo scorso anno sta tornando in luce l’impianto del castrum di epoca repubblicana con un tratto delle possenti mura di cinta, spesse circa 3 metri e lunghe oltre cento. A ridosso del muro sono stati ritrovati i resti degli alloggiamenti dei soldati che nel III secolo a.C., difendevano la città fortezza e controllavano un lungo tratto di costa. Sulla sommità del rilievo sono stati identificati i resti di un teatro avente una cavea di circa 25 metri e subito fuori dalle mura un’ampia piazza pavimentata in basoli di selce e calcare. Insomma, in così breve tempo, anche grazie ai risultati delle prospezioni magnetometriche e georadar ed all’utilizzo di droni si sta ricostruendo l’impianto urbano e topografico originario di un’antica colonia romana della quale fino a poco tempo fa si sapeva ben poco. I ricercatori del Museo Civico e del Centro Studi Marittimi del Gruppo Archeologico hanno realizzato anche una planimetria completa degli enormi antichi impianti per l’allevamento di pesci e molluschi situati nel mare subito dinanzi alla città. Le strutture, oggi semisommerse si estendono per quasi 200 metri di lunghezza e risultano essere tra le più vaste e antiche del Mediterraneo. Numerose vasche di varie dimensioni formano un articolato complesso di peschiere protetto al largo da un lungo antemurale. Le vasche sono provviste di canali di adduzione dell’acqua oggi preziosi per lo studio dell’antico livello del mare che dall’epoca romana risulta essersi sollevato di circa 1,20 metri.
a.g.
Le visite, tutti i giorni feriali (no sabato e domenica) alle ore 10,00, alle 11,00 e alle 15,00 e sono gratuite.
Appuntamento a Castrum Novum: via Aurelia, km 64.400 Santa Marinella località Capo Linaro /Torre Chiaruccia.