Armando Tondinelli vieta il 5G sul Lago di Bracciano: “vogliamo studi indipendenti sulla salute”.
Mentre il Sindaco di Monterotondo ferma l’installazione di nuove antenne e i comitati premono su Cerveteri e Ladispoli: “sindaci tutelino la salute e non l’interesse aziendale”
di Maurizio Martucci
“Lo faccio per tutelare la salute dei miei concittadini. La situazione non è ancora chiara e non è giusto commettere altri errori all’italiana, meglio fermarsi subito e capire bene a quali rischi andiamo incontro. Questa tecnologia non è sicura.”
Eletto fuori dagli schieramenti di partito, primo cittadino tra i cittadini a Bracciano, il Sindaco Armando Tondinelli è uscito allo scoperto annunciando l’imminente emanazione di un atto amministrativo per fermare il pericoloso 5G in riva al lago.
La notizia di Bracciano sta facendo il giro d’Italia, dove ogni giorno si contano nuovi comuni contrari al 5G. “Con gli avvocati stiamo valutando la situazione – Tondinelli ripete a L’Ortica – faremo molto probabilmente una delibera, ma stiamo valutando anche l’idea dell’ordinanza urgente sindacale. La cosa certa è che non ci sono studi scientifici sul 5G: nessuno ci ha dato informazioni su cosa comporterà per la salute pubblica. Vogliamo innanzitutto capire, prima di spingerci oltre”.
Sindaco, lo sa che c’è una differenza sostanziale tra studi indipendenti e studi privati, cioè finanziati dalle aziende e anche dalle stesse compagnie telefoniche. Quest’ultimi sostengono la non nocività delle radiofrequenze, a differenza delle ricerche senza sponsor che invece attestano il rischio per umanità ed ecosistema.
“Non credo affatto agli studi finanziati dai privati. – afferma Tondinelli – C’è bisogno di uno studio indipendente sul 5G, lo chiedo esattamente come altri sindaci attenti alla difesa della salute dei loro concittadini. Senza dati scientifici privi di conflitti d’interessi non possiamo procedere con questa nuova tecnologia, contrastata anche in altre parti del mondo”.
In Italia oltre un centinaio di Comuni sono per la moratoria e tra questi 40 hanno già approvato atti ufficiali Stop 5G, mentre in America 300 sindaci promettono battaglia contro il Governo centrale. Lo stesso accade in altre nazioni d’Europa. Insomma, è in atto una tecno-rivolta
“Il dato è evidente – conclude il Sindaco di Bracciano – se tutti questi comuni si appellano alla precauzione significa che qualcosa non va, anche se il numero dei sindaci schierati mi auguro possa aumentare. Proprio per questo, sul territorio di Bracciano adotteremo una posizione chiara e netta.”
MONTEROTONDO SOSPENDE IL CANTIERE
E se Bracciano blocca, Monterotondo frena. Il 5G non è propriamente gradito nemmeno sulla Via Nomentana, dove il Comitato Stop 5G Monterotondo è riuscito a far prendere una posizione al Sindaco Riccardo Varone.
“Il Comune sospende temporaneamente il cantiere di installazione dell’antenna 5G in via Guerrazzi – ha dichiarato il vertice dell’amministrazione nomentana – desidero aggiornare i cittadini attivare un confronto con tutti gli enti pubblici preposti al fine di ricevere pareri qualificati riguardo le problematiche emerse, procedere ad effettuare monitoraggi e misure del ‘fondo elettromagnetico’ sui luoghi sensibili del territorio comunale partendo proprio da via Guerrazzi e avviare l’iter per la redazione di un nuovo piano per la localizzazione delle antenne.
Posso assicurare – ha concluso il sindaco di Monterotondo – che l’Amministrazione comunale e io in prima persona stiamo affrontando la questione in maniera seria e puntuale, garantendo il massimo impegno a tutela della cittadinanza e del diritto alla salute, ricercando gli indispensabili pareri tecnico-scientifici da parte degli enti maggiormente qualificati, impiegando tutti gli strumenti consentiti dalla legge, nondimeno tenendo conto delle normative vigenti e delle sentenze in materia dei vari organismi amministrativi che costituiscono giurisprudenza. A breve organizzeremo altri momenti di confronto in modo da aggiornare e informare tempestivamente i cittadini riguardo le misurazioni e le risultanze del tavolo di lavoro con l’Arpa”.
IL COMITATO STOP 5G CERVETERI-LADISPOLI
Infine, s’è svolta a Roma un incontro tra i volontari Stop 5G capitolini e del Lazio. Presente anche una delegazione di attivisti del Comitato Stop 5G Cerveteri-Ladispoli, promotore di una raccolta firme e diffide per la moratoria da tempo sulla scrivania dei primi cittadini: “Torneremo ad appellarci ai Sindaci Pascucci e Grando perché anche su Cerveteri e Ladispoli prevalga la tutela della salute pubblica e non certo l’interesse privato di aziende che propongono una tecnologia non sicura per la vita umana e l’ambiente”.
1° Ottobre, STOP 5G DISCONNESSI DAY
Sciopero europeo digitale wireless di 24 ore
Torna il Disconnessi Day con l’invito di spegnere il wireless per un’intera giornata optando per la sicura connessione via cavo e seguire in diretta Web Streaming dal Parlamento Europeo di Bruxellesi i lavori del 1° Ottobre 2019 a cui parteciperà Maurizio Martucci, portavoce nazionale dell’Alleanza Italiana Stop 5G, aderente all’Alleanza Europea Stop 5G.
www.alleanzaitalianastop5g.it