TORE, IL BIONDO: “…I PEZZI PIÙ BELLI VANNO SEMPRE A FINIRE TRA LE MANI DI CHI NON LI SA GIUDICARE!”
del poeta Dario Rossi
“…I racconti di tombaroli sono storie vere. Abbracciano un cinquantennio di scavi clandestini intrisi di sudore, di paura, di ritrovamenti archeologicamente unici e mirabolanti, di aneddoti divertentissimi. L’autore li rende vivi, palpitanti: un mirabile affresco di suoni e magie. Emozionante l’amore che l’autore al suo cane, il bastardino Batone…” Settimio La Porta.
Bar Etrusco
Quel memorabile giorno in cui si diffuse la notizia della scoperta del vaso di Eufronio, l’intimo Bar Etrusco, in piazza dei Tarquini, pullulava di tombaroli. Sembrava che quel giorno tutte codeste benevole persone non avessero nient’altro da fare, se non fornire versioni contrastanti a quale fortunatissimo gruppetto di scavatori era da ascrivere una tale, ghiotta occasione. C’era chi giurava e spergiurava che il fantastico vaso era stato trovato dal Gatto e la Volpe, chi animosamente insistesse di aver sentito uscire dalla bocca di Tore che egli medesimo era l’autore della fortunata scoperta; chi scientemente tacciava codeste due versioni non veritiere e attribuiva l’avventuroso ritrovamento al Ciociaro e ai suoi quattro compagni, non tombaroli, a Greppe di S.Angelo. Fatto sta che, nell’intimo Bar Etrusco, quel giorno in cui si sparse la notizia, l’animosità e la meraviglia per l’inestimabile scoperta, si potevano toccare con le dita…
Dario Rossi è nato a Cerveteri il 6 novembre 1941. Di famiglia contadina. É considerato il “poeta di Cerveteri”. Autore di sei libri di poesie, vincitore di numerosi premi letterari tra i quali il Ronco D’Oro; iscritto all’albo dell’Accademia Universale Guglielmo Marconi di Roma. Un’anima gentile.
