LA TERZA COLONNA DEL BENESSERE INSIEME AD ATTIVITÀ FISICA E SANA ALIMENTAZIONE.
“Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, avremmo trovato la strada per la salute”.
Lo diceva Ippocrate già nel IV secolo a.C.
Oggi non c’è alcun dubbio, infatti la scienza ha ampiamente dimostrato che una dieta sana e un’attività fisica quotidiana e moderata sono fondamentali per prevenire l’insorgenza delle patologie croniche (malattie oncologiche, cardiovascolari, diabete di tipo 2, osteoporosi, patologie neurodegenerative) responsabili di più del 70% di tutti i decessi nel mondo. Ma mangiar bene e fare attività fisica bastano per star bene? Purtroppo no.
Un costante pensiero negativo, stress, ansia ecc intossicano la cellula come una sostanza inquinante. I pensieri tossici sono così dannosi che possono influenzare tutti gli aspetti della nostra vita e quindi della nostra salute.
Anche su questo aspetto già nel I secolo d.C. Giovenale citava la nota frase “Mens sana in corpore sano”. Per il poeta, infatti, solo due beni valgono le preghiere agli dèi e sono, appunto, un corpo sano e una mente sana.
I neuroscienziati affermano che abbiamo svariate migliaia di pensieri al giorno. Molti di questi negativi, automatici, ripetitivi e relativi al passato o al futuro. Siamo così assuefatti a questa condizione che non ci rendiamo nemmeno conto della presenza costante di questi pensieri.
Quando la negatività si innesca, questa dà il via ad un circolo vizioso in cui i pensieri negativi rafforzano le emozioni negative, che a loro volta producono azioni negative. Se il ciclo non viene interrotto, genererà inevitabilmente un effetto fisico e psicologico sulla persona che ne fa esperienza.
Per fortuna ci sono specialisti che sanno come approcciarsi in maniera adeguata al problema, ma è pur sempre utile considerare alcuni aspetti che possono aiutare ad eliminare questo genere di pensieri e ad essere più positivi.
PRENDERE CONSAPEVOLEZZA
Il primo passo per conoscere il nostro livello di negatività è diventare consapevoli dei nostri pensieri. Come spesso accade la presa di coscienza del problema è il primo passo per la soluzione dello stesso.
VIVERE IL PRESENTE
La maggior parte delle nostre preoccupazioni, frustrazioni e paure sono legate al dolore del passato o alle incertezze del futuro. E così dimentichiamo di vivere intensamente il presente. Secondo il pensiero buddista, ma anche per molti psicologi, vivere “nel qui e ora” è un›ottima strategia per ridurre la negatività.
I pensieri tossici raramente hanno qualcosa a che fare con ciò che sta realmente accadendo nel presente. La negatività nasce a causa della nostra preoccupazione per il passato e per il futuro. Ma dobbiamo tener presente che solo il momento presente è reale.
COLTIVA IL PENSIERO POSITIVO
Consideriamo il cervello come il nostro giardino privato: se innaffio solo le erbe infestanti e trascuro i fiori, questi verranno soffocati fino a scomparire. Viceversa se dedico tempo ed attenzioni ai fiori ed estirpo le erbacce il giardino sarà un posto bellissimo. È quello che va fatto con i pensieri: lasciamo seccare quelli negativi e dedichiamo spazio a quelli positivi.
MEDITIAMO
La meditazione è una pratica che ci aiuta a rallentare i nostri pensieri, a lasciar andare la negatività e a calmare la nostra mente e il nostro corpo. Le tecniche di consapevolezza possono variare, ma in generale implicano la concentrazione sul respiro per diventare consapevoli del nostro essere.
In ogni città esistono numerose scuole di yoga, meditazione e altre tecniche di rilassamento.
DEDICHIAMOCI AD ATTIVITA’ PIACEVOLI
Chiunque di noi trova benessere durante determinate attività: leggere, uscire con gli amici, fare bricolage, cucinare, andare in spiaggia o in montagna ecc. Concedersi dei piccoli piaceri terrà lontani i pensieri negativi e attiverà la nostra creatività.
AMBIRE ALLA SERENITA’, PIU’ CHE ALLA FELICITA’
I momenti di felicità sono transitori, mentre raggiungere uno stato di serenità è per sempre.
ESSERE GRATI
La notte, prima di addormentarci, esprimiamo la nostra gratitudine. A chi? A Dio, per chi è credente, oppure all’Universo o a qualsiasi altra Entità a cui ci si sente di appartenere.
Ringraziamo per la vita che viviamo, nonostante tutto, per le nostre gambe, la nostra vista, la nostra famiglia, la nostra casa, i nostri amici, il nostro lavoro ecc.
La gratitudine ci farà spostare l’attenzione sulle nostre tante ricchezze e ci farà avere una visione più positiva: il cosiddetto “bicchiere mezzo pieno”. Nella nostra società spesso regna l’insoddisfazione e la lamentela per tutto, senza rendersi conto che la nostra vita è il sogno di qualcun altro.
Buona Vita a tutti.
Alfonso Lustrino
Fisioterapista Educatore alimentare
Socio del negozio
“BEN DI BIO”
Prodotti biologici e articoli ecologici
Via Ancona, 170 – Ladispoli