Il manager Alessio Sundas rivela: “Non ci hanno permesso di salvare il Pro Piacenza”

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“Quattro mesi fa lanciammo un appello pubblico ai dirigenti del Pro Piacenza quando si diffuse la notizia che il club era afflitto da serie problematiche economiche.

Attraverso la stampa reiterammo la nostra offerta di favorire l’arrivo di imprenditori per risollevare le finanze della società, proponendo nel contempo giocatori di buon livello di cui la nostra agenzia detiene il cartellino. Nessuno ha mai risposto alle nostre proposte, abbiamo appreso con amarezza in questi giorni la notizia della radiazione del Pro Piacenza dal campionato di Serie C. E’ un disastro sportivo che si poteva evitare”.

Con amarezza Alessio Sundas, titolare della Sport Man, è tornato ad occuparsi della scomparsa dello storico club dal panorama calcistico nazionale, peraltro nell’anno in cui la società raggiungeva il traguardo dei 100 anni di vita.

“Il fallimento del Pro Piacenza – prosegue Sundas – è l’ultimo tassello di un disastro iniziato da un paio di anni e che ha travolto squadre storiche del nostro calcio come Bari, Avellino, Cesena, Modena e tante altre. Alcune costrette a ripartire dalla Serie D, molte altre scomparse nei gorghi dei tornei dilettantistici.  E’ uno scenario inquietante e doloroso per milioni di tifosi che però ha un unico comune denominatore. Ovvero quello dell’arroccamento di taluni dirigenti che, pur di non cedere il timone della società a chi potrebbe salvare la situazione, preferisco portare il club al naufragio totale. Ed è un comportamento che apre la porta a profonde riflessioni sui reali interesse che potrebbero celarsi dietro la gestione, anche dissennata, delle squadre di calcio italiane. Potevamo salvare, con la nostra opera di intermediazioni sportive, economiche e di marketing, la società rossonera di Piacenza se ci avessero concesso la possibilità di spiegare il nostro progetto. E’ chiaro che ora sarà necessario iniziare da capo, ma esistono ampie possibilità per evitare che il Pro Piacenza debba ripartire dal tornei dilettantistici come la Promozione. Una società nuova, economicamente salda, gestita in modo proficuo da professionisti, potrebbe essere un ottimo biglietto da visita per indurre la Lega a ripescare almeno in Serie D il club.  La Sport Man è una società seria, non nutriamo rancore ma solo amarezza, il Pro Piacenza non merita  di sparire definitivamente, chiediamo un incontro con la dirigenza e con il comune di Piacenza per verificare se esistano le condizioni per iniziare una proficua collaborazione”.