di Matteo Berardi
Avete mai pensato a qual era il vostro sogno da bambini? Io sì e volevo fare
l’astronauta.
La voglia di evadere e il senso di libertà che avevo già da allora erano
fortissimi. Questo infatti ha caratterizzato la mia infanzia e la mia adolescenza.
Sono sempre stato un ragazzo molto esuberante, quasi un ribelle direi. Ho
fatto tanti errori nella mia vita e in diversi momenti mi hanno fatto pensare
che ci fosse qualcosa di davvero sbagliato in me. Venivo giudicato spesso per
il mio comportamento e mi sentivo dire frasi del tipo: “sei una persona che
non ha capito nulla della vita” oppure “non farai molta strada con questi
ragionamenti”. In quegli anni mi sentii molto solo.
Finita la scuola, neanche diciannovenne, fui assunto da una multinazionale
americana per lavorare su alcuni tipi di macchinari a raggi x. In quei 7 anni di
lavoro subordinato ero riuscito a raggiungere conquiste che agli occhi di tutti
sembravano fondamentali. Avendo una casa, una macchina e una bella
ragazza, pensavo anche io di dovermi sentire bene ed essere orgoglioso di
tutto ciò che avevo. Ma non era così. Ogni mattina mi svegliavo e mi sentivo
oppresso, chiuso in una vita che non mi apparteneva. A volte piangevo, altre
volte avevo delle crisi isteriche, altre volte ancora ero freddo come il ghiaccio.
Nel frattempo conobbi due splendide persone: Stefano e Manuela. Avevamo
lo stesso modo di vedere il mondo, mi fecero capire che non ero solo e che
sono tante le persone li fuori a pensarla come noi. Poi c’era Andrea, il amico
d’infanzia, lui mi dimostrò che con l’impegno e la fantasia sarei potuto
arrivare ovunque. Mi sentivo fortunato ad avere loro accanto e per la prima
volta nella mia vita la sensazione di solitudine che aleggiava intorno a me
scomparì.
Mi dissi che se avessi voluto stare meglio avrei dovuto muovere i primi passi
verso la mia felicità. Cosi presi coraggio e mollai tutto. Il 22 Settembre del
2017 decisi di licenziarmi, chiudendo di fatto il mio rapporto lavorativo con
questa multinazionale. Mai altro giorno della mia vita mi lasciò sensazioni più
contrastanti. Dovevo essere felice o infelice per la “pazza” scelta che avevo
appena fatto?
Avevo un solo obiettivo in testa: fare un viaggio intorno al mondo, alla
scoperta di me stesso, per capire meglio chi sono e da dove vengo.
Mi sono così rimboccato le maniche e ho riflettuto su come riuscirci. Prima di
tutto mi serviva un nuovo lavoro che mi desse l’opportunità di essere libero.
Da mesi realizzavo siti web per me stesso ed altre persone e la cosa non mi
dispiaceva affatto. La tecnologia e il web in particolare mi hanno sempre
appassionato e corrispondevano perfettamente con i miei bisogni: viaggiare e
lavorare da remoto. Sono diventato un Digital Nomad Worker, una persona
che non ha bisogno di un luogo preciso per lavorare, gli occorre solo un pc e
una connessione a internet.
I pezzi del puzzle della mia vita stavano cominciando a combaciare. Avevo dei
risparmi, guadagnavo online, ma mi mancava un itinerario. Non cercavo il
lusso bensì l’avventura, cercavo di realizzare tutti i sogni che avevo da
bambino e dei luoghi da dove avrei potuto imparare qualcosa sulla vita. Per
questo fui ispirato da un’altra mia passione: la fotografia. Settimane e
settimane di ricerche su Internet per scovare l’itinerario che facesse al caso
mio andando incontro ai bisogni che sentivo di avere.
Finalmente mi decisi. Le nazioni che faranno parte del mio viaggio sono 14:
Brasile, Argentina, Bolivia, Perù, Colombia, Usa, Canada, Giappone, Australia,
Indonesia, Singapore, Malesia, Thailandia ed Egitto. Come non essere
affascinati dall’idea di visitare il Cristo Redentore a Rio de Janeiro, il Salar de
Uyuni in Bolivia, il Machu Picchu in Perù, la città di New York, le Cascate del
Niagara al confine tra Usa e Canada, le Mountain View in Alberta, le Antilope
Canyon in Arizona, il Monte Fuji in Giappone o l’isola di Bali in Indonesia.
Ho scelto queste mete perché ognuna di essa mi richiama, sicuramente per
motivazioni diverse, a volte diametralmente opposte ma sento di dover
andare in quei luoghi perché li ci saranno le risposte che cerco. Andrò da
Ovest verso Est, proprio per andare incontro ai climi favorevoli dei vari paesi
in maniera tale da viaggiare più leggero possibile. In quest’avventura porterò
con me il mio computer per lavorare, la mia macchina fotografica, uno zaino
da backpackers dove andrà tutto quello di cui avrò bisogno e un piccolo
zainetto che avrò sempre con me quando andrò all’esplorazione.
Sono sempre stato innamorato delle meraviglie che la natura ci offre e l’uomo
è parte di essa, non al di sopra. Credo inoltre che un paesaggio con il relativo
panorama dovrebbe essere l’espressione più alta del cuore dell’uomo. Il mio
viaggio sarà proprio questo: un viaggio alla scoperta di questo meraviglioso pianeta chiamato Terra.