IL DIZIONARIO AL TEMPO DEL COVID-19

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La libertà è come l’aria, ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare” Pietro Calamandrei.

di Angelo Alfani

In questo periodo di emergenza si stanno imponendo parole inusitate.
Nel frastuono di termini inappropriati come:

“Siamo in guerra”, “ In prima linea” ,”Al fronte”, ”Non abbassare la guardia”; “Zona rossa”, continuando con “ Siamo tutti nella stessa barca”, “Bazooka”, “Potenza di fuoco”, “Miliardi di miliardi, di miliardi e di miliardi ancora” sarebbe auspicabile tornare a comprendere la complessità delle cose, non accettando il pensiero unico, che si vorrebbe dominante, di una parte del mondo scientifico e politico.

La definizione chiara, comprensibile, da dizionario, dei termini più usati può quindi esserci utile anche per valutare scelte a volte esageratamente sproporzionate e prese con la leggerezza di chi crede di avere sempre ragione.

Contagio
Si intende la trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente sia mediante materiali o mezzi inquinati (aria, acqua, alimenti, escrezioni, ecc.), ovvero attraverso insetti o animali trasmettitori dei microrganismi infettivi.

Droplet
Questo termine inglese significa semplicemente gocciolina, ma nel’ ambito della trasmissione delle malattie infettive si riferisce alla saliva nebulizzata che tutti espelliamo involontariamente quando tossiamo, starnutiamo, parliamo e respiriamo. È il mezzo di trasmissione principale del Coronavirus.

Focolaio
Il termine descrive genericamente ogni aumento repentino del numero di contagi da parte di una malattia infettiva che si verifica in una stessa comunità, in una regione o in una stagione circoscritta.

Pandemia
Si tratta della condizione in cui una malattia epidemica è ormai arrivata a diffondersi in maniera significativa e rapida su più continenti. Si differenzia dall’epidemia che, al contrario, si diffonde su un territorio più o meno vasto.

Immunità di gregge
Si tratta di un meccanismo che si instaura all’interno di una comunità: se la grande maggioranza ha superato la malattia con anticorpi propri (immunità naturale) o con il vaccino, limita la circolazione di un agente infettivo andando quindi a proteggere anche coloro che non hanno anticorpi propri e che eventualmente non possono sottoporsi a vaccinazione.

Soggetto asintomatico
È un soggetto che, nonostante sia affetto da una malattia, non presenta alcun sintomo apparente. Esiste un periodo chiamato “incubazione” in cui una malattia infettiva è già presente senza mostrare alcun sintomo: l’incubazione è quindi “asintomatica” e termina quando il paziente avverte i primi sintomi, momento in cui la malattia da “asintomatica” diventa “sintomatica”. Una malattia può rimanere asintomatica per periodi brevi o lunghi, addirittura per sempre.

Quarantena
Detta anche contumacia, è il periodo di isolamento al quale devono sottoporsi tutti coloro per i quali si sospetta un’infezione da CoV-2, ad esempio perché hanno avuto contatti stretti con un contagiato. Il periodo fissato per i casi di sospetto contagio è di 14 giorni.

Distanziamento sociale
Può essere inteso come l’insieme di azioni di natura non farmacologica per il controllo delle infezioni, con l’obiettivo di rallentare o fermare la diffusione di una malattia contagiosa quale è il Covid-19. Rispettando il distanziamento sociale, diminuiscono le probabilità di contatto di persone portatrici di un’infezione. Molti lo ritengono un “confinamento”.

Mascherina
Strumento molto discusso, ma che il pensiero dominante ritiene indispensabile.
Dovrebbe servire a proteggere gli altri con cui si viene a contatto.
Incalcolabile la quantità prodotta ogni giorno ed ancor più la quantità di quelle utilizzate.
Visto che diventerà obbligatoria per la fase 2, che nessuno è in grado di sapere quanto durerà, se ne è già individuato il costo: duecento euro al mese per una famiglia tipo . Sempre se non saremmo costretti a comprarle al mercato nero.

Lockdown
Termine inglese che possiamo tradurre in italiano con le parole blocco o isolamento. In tempi di Coronavirus, è utilizzato per indicare le misure di contenimento messe in atto per fronteggiare l’emergenza. Questo protocollo prevede infatti una limitazione delle entrate e delle uscite da una delimitata zona e una chiusura delle attività non considerate primarie.

Concludo con una nota personale.
Una signora, che aiuta in casa l’amica R. Rossanda, al telefono mi ha spiazzato con la semplicità della sua domanda sui tempi per la ritrovata libertà: “ È ancora troppo presto o è già troppo tardi, signor Angelo?”