Il Comitato per il Rilancio della Cantina chiama a raccolta i cittadini

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Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato per il Rilancio della Cantina Cooperativa Sociale di CerveteriLa questione della Cantina Cooperativa Sociale di Cerveteri è stata fin troppo superficialmente discussa e trattata dalla nostra amministrazione comunale, che in un concitato Consiglio Comunale svoltosi in data 11 Ottobre dello scorso anno, con una “atipica” delibera ha approvato il cambio di destinazione d’uso di larga  parte dello stabilimento convertendolo a “uso commerciale” per realizzarvi un “grande centro”.

Ci chiediamo quali potranno essere le reali conseguenze di questa operazione, che reca in sè molteplici aspetti potenzialmente negativi, peraltro  riconosciuti  da molte personalità della politica locale che, senza indugio,  hanno  depositato esposti presso alcune Procure dellea Repubblica  ed interrogazioni presso entrambi i rami del parlamento. La delibera è stata adottata con la motivazione della Pubblica Utilità, che appare oltre che indefinita, anche pretestuosa essendoci solamente un beneficio che si verrebbe a formalizzare per effetto di un futuro consolidamento riguardante  l’assegnazione immobiliare a favore del comune di un immobile, quindi si tratta di un evento condizionato che potrebbe anche non consolidarsi mai !! Tale procedura non è consentita dall’attuale  norma di riferimento, inoltre non ci risulta che l’Amministrazione Comunale  abbia fatto una analisi dei costi & benefici a riguardo di questa iniziativa, e soprattutto che si sia adeguato alle indicazioni dei  piani commerciali regionali. A quanto sembra, il plesso interessato dalla trasformazione, ha una base di più di 2560 mq ed ha un’altezza di circa  18 metri, purtroppo disponibile per contenere una stratificazione di almeno 5 piani che porterebbe la superficie sfruttabile commercialmente a circa 12000 mq, con i problemi connessi ad un insediamento di così enormi dimensioni riguardanti il traffico ed il forte impatto sulle attività commerciali locali, per le quali il bacino d’utenza è già ridimensionato a causa della crisi economica che non tende a regredire e che ha già  causato la chiusura di molti negozi specialmente nella zona quasi antistante all’insediamento commerciale di Cerenova che è desolatamente vuoto ed abbandonato. Immaginate lo scompiglio che genererebbe un tale insediamento nel tessuto sociale cittadino e quante storiche attività commerciali cittadine, magari per aperture fulmine di breve periodo, da parte di nuovi concorrenti bramosi solo di veloci guadagni, sarebbero costrette alla chiusura, con l’imbarbarimento dell’intero comparto commerciale cittadino, come  ferramenta, articoli sportivi, alimentari, telefonia, elettronica ed abbigliamento, biciclette   e molto altro ancora. Colpisce peraltro come il nostro territorio, naturalmente dotato e vocato anche imprenditorialmente, ad attività vinicola ed agricola, possa scorrere in controtendenza con l’intero restante contesto nazionale,  che lo scorso anno ha chiuso un saldo attivo nel settore del Food and drink, made in italy di 48 miliardi di euro. Per effetto della deliberazione del Consiglio Comunale n°54 / 2018,  in realtà il tragitto futuro va verso un abbandono progressivo del settore, un vero peccato, pensando che invece tutto questo importante potenziale potrebbe essere incanalato verso la posa in opera di vigneti aggiuntivi di uva pregiata e che la conversione degli spazi inutilizzati, potrebbe servire per insediare industria di trasformazione e conservazione di prodotti agricoli biologici e DOC , da esportare nei paesi emergenti, prima che altri arrivino ad occupare gli ampi spazi ancora disponibili.

Per queste ragioni, noi cittadini, senza alcun abito politico, ci sentiamo chiamati in causa dalla motivazione della dichiarata Pubblica Utilità invocata dalla Amministrazione Comunale nella precitata Deliberazione del Consiglio Comunale e siamo molto preoccupati per la sopravvivenza del commercio storico  locale e motivati a mobilitarci per  salvaguardare  e migliorare l’ambiente e il territorio cittadino, il quale, è inutile nasconderselo, non potrebbe sopportare, specialmente nel periodo estivo, l’ingolfamento aggiuntivo di traffico automobilistico, procurato dall’insediamento di un centro commerciale di circa 12.000 mq.

Per questi motivi chiamiamo a raccolta, intellettualmente e fisicamente, tutte le persone di buon senso per ritrovarci concordi e compartecipi in un’azione di civile opposizione per il sostegno al neo nato Comitato per il Rilancio della Cantina Cooperativa Sociale di Cerveteri (CRCCSC) e delle attività agricole biologiche DOC CERVETERI. e anche nell’interesse degli attuali soci conferitori del ‘Cantinone’ ceretano, che inutilmente attenderebbero l’arrivo di risorse economiche da questo tipo d’iniziativa.

Chiediamo pertanto che nell’imminente venga convocato e si tenga un Consiglio Comunale aperto per far si che, ogni parte interessata possa esporre le proprie considerazioni, siano esse pro o contro tale tipo di “soluzione” sposata dall’Amministrazione Comunale; è in fase organizzativa un’ Assemblea Pubblica rivolta alle varie associazione di categoria, con il coinvolgimento di professionisti e titolari delle attuali attività commerciali. Chiunque sia interessato ad aderire e compartecipare alle motivazioni ed alle attività del Comitato, può contattarci all’indirizzo e-mail comitato.rilancio.cantinone@gmail.com.

Comitato per il Rilancio

della Cantina Cooperativa Sociale di Cerveteri