Il Comitato Io non ho imbrogliato scrive al presidente della Repubblica

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Tolc di medicina: sentenza anomala del Tar del Lazio.

Il Tar Lazio ha pubblicato il 17 gennaio 2024  la prima sentenza definitiva di un  ricorso individuale avverso i Tolc di Medicina, presentato dallo studio legale Leone-Fell & C. accogliendo tutte le censure presentate e provvedendo ad  annullare il bando e la graduatoria di merito per l’accesso alla Facoltà di Medicina Mancando di applicare il risarcimento per il danno subito.

Il giudice, infatti, ha interpretato il diritto amministrativo con una terza via. Le due strade percorribili della procedura a seguito dell’accoglimento di un  ricorso sono, infatti, o la ripetizione della prova per tutti i candidati o l’immatricolazione in sovrannumero per i ricorrenti. 
Per ottenere il risarcimento del danno previsto a seguito della vittoria al Tar lo studio legale Leone-Fell ha presentato appello al Consiglio di Stato il quale ha accolto la richiesta di abbreviazione dei termini fissando udienza il prossimo 13 febbraio.

Per sensibilizzare le istituzioni sul destino di 3.500 ragazzi e ragazze che aspettano ormai da mesi che sia fatta giustizia il Comitato Io non ho imbrogliato ha inviato una lettera alle istituzioni affinché comprendano che gli studenti chiedono solo di poter studiare e realizzare il proprio sogno.

Testo della lettera
A tutte le Istituzioni
Al Signor Presidente della Repubblica
Illustrissimo Sergio  Mattarella
Al  Presidente del Consiglio dei Ministri
Illustrissima On.le Giorgia Meloni
Al Ministro dell’Università e della Ricerca
Illustrissima On.le Anna Maria Bernini
In un periodo storico come quello che il nostro Paese sta attraversando, dove la Sanità è nettamente delineata da una grave carenza di medici, lascia molto sbigottiti, soprattutto noi giovani studenti aspiranti medici, la gravità di quanto accaduto e sta accadendo riguardo ai test di accesso ai corsi di Laurea in “Medicina e Chirurgia”, “Odontoiatria e Protesi Dentaria” e “Medicina Veterinaria” per l’anno accademico 2023/2024.
Il diritto allo studio così come il diritto alla salute sono principi cardine sanciti dalla Costituzione. Tuttavia, le irregolarità che hanno caratterizzato il processo di selezione attraverso il sistema TOLC MED/VET 2023 hanno leso il diritto di tutti quegli studenti che come noi sono rimasti fuori dalle citate facoltà di Medicina non per mancanza di merito ma per ingiustizia e illegittimità di un meccanismo viziato da macroscopiche violazioni di norme, criteri e principi di equità. In sostanza, la selezione in ingresso, nel corrente anno accademico, è stata vergognosamente relegata al caso!
Chiediamo tutela!!! Chiediamo che le Istituzioni destinatarie di questa missiva  comprendano le concrete conseguenze subite dagli studenti che non si sono potuti immatricolare non perché immeritevoli ma a causa di un procedimento di selezione dichiarato illegittimo e annullato dal TAR del Lazio e adottino tutti i provvedimenti opportuni affinché il danno causato a noi studenti da uno Stato che ha elaborato un sistema fallace sin dall’origine sia risarcito mediante l’ammissione e l’immatricolazione in soprannumero quantomeno di quegli studenti che, come noi, hanno richiesto tutela giudiziale ottenendo già l’annullamento dell’intera procedura di selezione!
Questo Comitato costituito appunto da studenti aspiranti medici, odontoiatri e veterinari, il cui diritto allo studio è stato gravemente leso a causa delle descritte irregolarità denunciate con ricorsi individuali e collettivi alla giustizia amministrativa, vuole quindi ottenere la giusta solerte e concreta tutela e vuole invitarvi altresì ad una seria riflessione sulla necessità di addivenire con urgenza ad una drastica revisione del sistema di accesso alle facoltà sopra indicate, mediante l’auspicata definitiva archiviazione del Numero Chiuso o quantomeno mediante una selezione fondata su criteri di equità e giustizia tali da garantire il diritto allo studio.
Per meglio comprendere la fondatezza del nostro grido di allarme di CONCRETA TUTELA da parte delle Istituzioni responsabili del danno arrecato, è doveroso soffermarsi sulle azioni che moltissimi (oltre 3.500) studenti, riuniti in questo Comitato, hanno intrapreso in sede giudiziale al fine di denunciare le riscontrate irregolarità del sistema TOLC MED/VET 2023.
E’ oramai nota la decisione con cui il TAR del Lazio (sent. 863 del 17/01/2024) ha confermato le illegittimità del TOLC MED 2023, disponendo l’annullamento dei Decreti Ministeriali, dei bandi di concorso e della graduatoria nazionale di Medicina e Chirurgia e di Odontoiatria e Protesi Dentaria a.a. 2023/2024.
Il TAR del Lazio ha pertanto statuito, accogliendo le censure degli studenti ricorrenti, che il sistema di accesso predisposto dal Ministero e dal CISIA per l’anno accademico 2023/2024 non è un sistema idoneo ad assicurare la selezione dei candidati più meritevoli e a superare il vaglio di legittimità in quanto ha comportato una violazione della par condicio tra i candidati.
Questo Comitato di studenti è soddisfatto per aver ottenuto il riconoscimento delle motivazioni addotte in ricorso in punto irregolarità del TOLC MED/VET 2023!
Tuttavia, come detto, la decisione del TAR lascia noi studenti ricorrenti del tutto sforniti di concreta tutela, in quanto non è stato soddisfatto il principale interesse sotteso al ricorso ovvero l’immatricolazione (in sovrannumero) alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Protesi Dentaria e Medicina Veterinaria.
Più precisamente, il TAR del Lazio, pur avendo sancito l’illegittimità del processo di selezione, non ha dato seguito alla richiesta di immatricolazione in sovrannumero dei ricorrenti (né ha disposto la ripetizione della prova), ma ha disposto – in modo del tutto anomalo sotto il profilo giuridico – come unica conseguenza dell’annullamento della procedura di selezione, l’interruzione degli scorrimenti della graduatoria. Con ciò andando persino a penalizzare, anziché tutelare, chi, studenti ricorrenti e non ricorrenti, aspettavano gli scorrimenti della graduatoria per avere la possibilità di immatricolarsi.
E’ evidente come l’interruzione degli scorrimenti di graduatoria non apporti alcun beneficio concreto agli studenti, il cui diritto allo studio, si ribadisce, è stato leso da un meccanismo di selezione riconosciuto dal TAR illegittimo e viziato da irregolarità; pertanto, ritenendo la sentenza meritevole di censura in punto “mancata ammissione in soprannumero”, è stato proposto appello davanti al Consiglio di Stato; il giudizio è ad oggi pendente e l’udienza fissata per il 13 febbraio 2024.
Sia chiaro: questo Comitato di studenti ricorrenti non vuole in alcun modo inficiare il processo di formazione di nuovi professionisti sanitari chiedendo che chi sia già immatricolato debba sottoporsi nuovamente ad un procedimento di selezione, facendo perdere all’Italia un anno di preparazione per medici, dentisti e veterinari. Ma il diritto ad immatricolarsi di chi ha “vinto” il ricorso adducendo l’illegittimità del procedimento di selezione, annullato dalla sentenza del TAR, deve essere riconosciuto al pari del diritto ad immatricolarsi di chi ha “vinto” un concorso dichiarato irregolare e annullato dal TAR: il livello di merito di chi è immatricolato su una graduatoria annullata è identico al livello di merito di chi è rimasto fuori, non essendo valutabile alcun risultato con i test svolti.
Si osservi come la sentenza del TAR, a causa del blocco degli scorrimenti di graduatoria, ha lasciato scoperti circa 1500 posti messi in bando.
E si aggiunga come l’ammissione in soprannumero dei ricorrenti, tutela riconosciuta da consolidato indirizzo giurisprudenziale del Consiglio di Stato, dato anche il contenuto numero che andrebbe a distribuirsi nei diversi atenei non pregiudicherebbe in alcun modo la regolare formazione degli studenti e lo svolgimento dei corsi.
Nell’attesa della conclusione del procedimento in Consiglio di Stato, auspicando nell’accoglimento pieno delle ragioni dei ricorrenti appellanti affinché sia data concreta tutela agli studenti lesi da una selezione già dichiarata illegittima dal TAR del Lazio, chiediamo l’interessamento delle Istituzioni affinché con i più opportuni provvedimenti sia garantita, di qui in avanti, non solo la corretta applicazione dei principi di diritto e delle norme di legge mediante riconoscimento di un concreto risarcimento – l’ammissione in soprannumero – , ma anche la revisione del sistema di accesso alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Protesi Dentaria e Medicina Veterinaria aperto o quantomeno fondato su criteri di equità e giustizia tali da tutelare appieno il diritto allo studio di tutti i cittadini.
Con osservanza,
Il Comitato Io non ho imbrogliato