Arrivano le prime segnalazioni dei contadini che si sentono “presi di mira” dal comune di Palazzo Falcone che ha avviato accertamenti sui terreni agricoli. La Coldiretti pronta a mobilitarsi.
Tasse maggiorate anche ai coltivatori diretti di Ladispoli. Una, due, tre segnalazioni ma che sembra siano destinate ad aumentare dopo gli accertamenti disposti da Palazzo Falcone che in questi giorni sta recapitando a domicilio le cartelle esattoriali ai residenti che popolano le frazioni agricole, soprattutto ai Monteroni. Nelle varie bollette ci sarebbero finiti anche decine e decine di cittadini considerati fino a pochi giorni fa imprenditori agricoli e quindi, di fatto, esonerati dal pagamento della tariffa ordinaria su campi e pertinenze agricole. Chi 2mila, chi 5mila, chi anche ha riferito di aver ricevuto una cartella da oltre 10mila euro. Certo, un’azione mirata ad evitare che eventuali ammanchi relativi all’evasione fiscale finiscano per non essere sanati andando in prescrizione. Gli accertamenti infatti si riferirebbero ad Imu ed Ici del 2014 e 2015. Ma gli agricoltori promettono battaglia perché ritengono di non dover pagare la tariffa ordinaria essendo appunto coltivatori diretti.
Delle sigle di categoria del territorio è intervenuta pubblicamente soltanto la Coldiretti. “Stiamo procedendo al monitoraggio delle cartelle – ha detto Elvino Pasquali, referente dell’associazione di assistenza dell’agricoltura italiana sul litorale nord – per capire cosa stia accadendo a Ladispoli”.
Il chiarimento. Il sindaco Alessandro Grando comunque ha reso noto che i coltivatori diretti non “devono temere nulla”, infatti occorrerà recarsi in municipio “presentando la documentazione necessaria”. Durante la prossima settimana ci potrebbe essere un chiarimento tra le parti affinchè la situazione si risolva senza ulteriori polemiche o peggio contenziosi legali.