IL BOMBARDAMENTO DELLA PIRGUS

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7-8 settembre 1943

Da un lavoro di ricerca “Come conosco Santa Marinella e perché la amo” degli alunni di Classe V della Scuola di Santa Teresa del Bambino Gesù con gli insegnanti prof. Livio Spinelli, Suor Elvira e Enza Monti fu possibile rintracciare il Signor Paul Long, figlio di uno dei piloti inglesi che la notte tra il 7 e 8 settembre effettuò il raid alla Pirgus, che così rispose agli studenti:

“ Mio padre fece parte dell’equipaggio che bombardava Viterbo e Civitavecchia, a  volte anche due raids per notte, con l’obiettivo di tagliare la ritirata dei tedeschi da  Roma. Mio padre pilotava in WELLINGTON JN-T con un carico di 9 bombe da 500 libbre.
Voglio sottolineare che per mio padre il NEMICO non fu mai il popolo italiano ma i NAZISTI. Infatti mio padre spesso espress dispiacere che i suoi obiettivi fossero l’Italia e i Balcani.
La LUFTWAFFE aveva bombardato Bristol, la sua città natale nel 1940 e raso al suolo il centro della città. Lo squadrone di mio padre fece il possibile per essere una forza di precisione notturna ma la tecnologia di allora non consentiva di guidare le bombe (e spesso neanche ora lo consente) così ci furono molti morti fra i civili cosa che lo rattristò sempre.

Dopo la guerra mio padre emigrò in Canada dove lavorò in una impresa edile italiana e ci lavorai anch’io. Mi piacciono molto gli italiani e so parlare un po’ di italiano, ma non lo so scrivere, per questo mi scuso di non potervi dimostrare il mio rispetto di rispondervi in lingua italiana.”

Furono anche intervistati alcuni anziani di Santa Marinella i quali raccontarono che, nonostante il coprifuoco, la compagna dell’attore Virgilio Riento, organizzò una festa con tante luci accese. Caso volle che gli aerei inglesi di ritorno da uno dei numerosi raid su Civitavecchia e Viterbo, furono attirati da quelle luci e sganciarono qui le ultime bombe sulla villa dell’attore causando la morte della sua compagna e altre persone, distrusse la vicina Scuola Elementare a lungomare Marconi, oggi ricostruita e divenuta sede dell’anagrafe comunale, e una parte della vicina Villa del dott. PETACCI, padre di Claretta.

 

 

Questi anziani raccontarono inoltre che fu molto difficile soccorrere i numerosi feriti a cause delle bombe a scoppio ritardato che disseminate dai bombardieri. Ulteriori dettagliate notizie si trovano nell’archivio di Padre Lorenzo Van den Eerembeemt situato nella Casa Madre delle suore di Santa Teresa del Bambino Gesù.