TEMPO DI VOTARE. SCELTE CHE IPOTECANO IL FUTURO
di Graziarosa Villani
Bracciano ad un bivio. Il 3 e il 4 ottobre si vota per il rinnovo del Consiglio comunale. Gli elettori dovranno decidere se dare continuità alla giunta uscente di Armando Tondinelli spalleggiato dal centro destra o se dare fiducia e consenso ad uno degli altri quattro candidati in campo: Angelo Alberto Bergodi, Renato Cozzella, Marco Crocicchi ed Antonio Spica. L’Ortica del Venerdì, assieme alla testata Osservatore d’Italia, il 25 settembre scorso ha proposto un confronto tra i candidati. Un incontro che ha voluto contribuire alla conoscenza dei programmi elettorali. Ma alle comunali molto spesso è la persona che conta più dei partiti. E sono molte le nuove facce della politica braccianese.
Tra le variabili da considerare in questa tornata di elezioni amministrative anche la possibilità per l’elettore di dare il cosiddetto voto disgiunto, una modalità della quale nessun candidato ha parlato apertamente ma che riteniamo darà molto da fare ai presidenti dei seggi elettorali alle prese con lo scrutinio. Sono tantissimi infatti i consiglieri comunali (159 per la precisione) e le preferenze per familiari ed amici potrebbero essere per molti quasi d’obbligo ma il segreto dell’urna è un’altra cosa. Molto probabilmente il paese vedrà il ballottaggio il prossimo 19 ottobre tra i due candidati che hanno ottenuto maggiori consensi. Anche per queste amministrative è da tenere conto che qualora si diano due preferenze per quanto riguarda i candidati sindaci queste devono riguardare candidati di genere diverso. C’è poi l’incognita astensione motivata dalla disaffezione per la politica, dal “so tutti uguali”, anche se, a livello di enti locali, la partecipazione è solitamente maggiore. Quello che è da considerare è che davvero il voto di questo fine settimana, al termine di una campagna elettorale dai toni molto pacati, ipoteca il futuro di Bracciano per i prossimi cinque anni.
Il voto andrebbe pertanto moderato con attenzione guardando una volta tanto al futuro piuttosto che alle mere logiche spartitorie. Nel nuovo Consiglio comunale siederanno 16 consiglieri comunali che assieme al sindaco e alla giunta comunale avranno l’importante compito di delineare la Bracciano che verrà. Guardare indietro o guardare avanti? Dare fiducia alle nuove proposte o conservare lo stato di cose?