FINO A TRE VOLTE E MEZZO DI PIÚ. PER EVITARE IL COLLASSO IN CINA SPENGONO LE ANTENNE DEL WIRELESS DI QUINTA GENERAZIONE TRA LE 21:00 E LE 9:00.
di Maurizio Martucci
Il dato è dello scorso mese di Giugno: in tutta la Cina risultano installate 410.000 Stazioni Radio Base con standard 5G. Ed è già diventato un problema, almeno per i consumi energetici, col rischio blackout. Così, per evitare il collasso nei consumi, all’inizio di Agosto una filiale di China Unicom ha annunciato di spegnere le antenne ZTE 5G almeno di notte, tra le 21:00 e le 9:00 “per ridurre i costi dell’elettricità nella città di Luoyang”.
“Il passaggio al 5G aumenterà il consumo totale di energia della rete del 150-170% entro il 2026”
Un recente studio di Huawei afferma poi che il 5G utilizza fino a tre volte e mezzo più energia rispetto all’infrastruttura 4G. “Il consumo di energia è destinato ad aumentare notevolmente se il 5G viene implementato nello stesso modo in cui lo erano 3G e 4G”, ha replicato Erik Ekudden, CTO di Ericsson.
Mentre Vertiv, società dell’Ohio quotata in borsa e specializzata nella consulenza di infrastruttura tecnologica, prevede che entro il 2022 ci saranno nel mondo ben 28,5 miliardi di dispositivi connessi, “gli operatori delle telecomunicazioni dovranno diventare più aggressivi nell’implementazione di tecnologie di risparmio energetico per mitigare l’impatto sui costi operativi derivante dal maggior consumo di energia della tecnologia 5G. Il passaggio al 5G probabilmente aumenterà il consumo totale di energia della rete del 150-170% entro il 2026, con i maggiori aumenti nelle aree di data center macro, nodo e di rete.”
“Il digitale responsabile del 3,8% delle emissioni di gas serra”
Sempre a Luglio, infine, nel Senato del Parlamento Francese la Commissione per la Pianificazione e lo Sviluppo Regionale Sostenibile ha messo nero su bianco come “il digitale è stato responsabile del 3,8% delle emissioni globali di gas serra nel 2018 e del 4,2% del consumo di energia primaria; 44% di questo impatto carbonio sarebbe dovuto alla fabbricazione dei devices e il 56% al loro utilizzo”. Motivo per cui all‘Alto Consiglio per il Clima viene chiesto “che sul 5G si faccia finalmente uno studio completo dei suoi impatti”.