IL 25 OTTOBRE SI CELEBRA IL WORLD PASTA DAY

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MOLTO PIÙ DI UN PIATTO, L’IMMAGINE RIASSUNTIVA DI UNO STILE DI VITA.

Anche la pasta ha la sua giornata mondiale!

Il 25 ottobre è la giornata scelta in onore dell’alimento antico e completo che a tavola mette tutti d’accordo. Organizzata da Unione Italiana Food (precedente Aidepi) e IPO – International Pasta Organization, la prima Giornata mondiale della pasta ebbe luogo a Napoli nel 1998. Nonostante il 30-40% della semola utilizzata oggi nei pastifici arriva dall’estero, la pasta viene ancora considerata il piatto italiano per eccellenza. Un piatto che non conosce crisi, anzi il consumo nel mondo sembra essere aumentato da 9 a 15 milioni di tonnellate negli ultimi 10 anni.

Ma quando è nata la pasta? “Una storia molto antica e ricca di aneddoti che ha inizio 7.000 anni fa, quando l’uomo inizia a coltivare la terra, scopre il grano, lo macina per fare la farina, aggiunge l’acqua, impasta e cuoce a fuoco rovente”.Secondo gli studi è probabile che la prima pasta sia nata nei pressi di Palermo, portata intorno all’anno 1000 dal popolo arabo, almeno così sembrerebbe, dal ritrovamento di un documento risalente al 1154, dove il geologo Al-Idrin racconta di “un cibo di farina a forma di fili”, chiamati triyan. Dalla Sicilia al resto d’Italia e del mondo, è storia nota.

A casa nostra la pasta è consumata dal 90% della popolazione, almeno una volta al giorno. A mettere tutti d’accordo sono gli spaghetti pomodoro e basilico, icona della primo piatto in ogni dove, sono un simbolo di convivialità intramontabile. Anche tra i più giovani, secondo un’indagine Doxa sulle abitudini alimentari, sono il piatto preferito dal 42% dei consumatori under 35. La pasta è globale, in grado di adattarsi nel tempo alle diverse tradizioni, in ricette semplici o elaborate, qui riportiamo il classico piatto da gustare.

La ricetta: Spaghetti pomodoro e basilico
Dosi per 4 persone: 500g di spaghetti – 100g passata di pomodoro – olio evo – tanto basilico – sale q.b. – 1 spicchio d’aglio

In una capiente padella versale l’olio evo con uno spicchio d’aglio, far dorare lentamente e quando è l’olio è ben caldo versare la passata di pomodoro che inizierà a soffriggere creando bollicine e cambiando leggermente colore, sarà quello il momento giusto per aggiungere il sale e spengere il fuoco subito dopo aver unito abbondante basilico fresco nel sugo. Pronto per accogliere gli spaghetti scolati tassativamente al dente. Ripassare la pasta a fiamma viva per pochi secondi aggiungendo un filo d’olio a crudo. Per gli amanti del parmigiano è il momento di spolverare il formaggio sulla pasta, ma il consiglio è di assaggiarli prima senza. Risalterà il profumo del basilico e la dolcezza del pomodoro ( se fresco ancora meglio) e gli spaghetti risulteranno molto gustosi. Se vi sembra errata la quantità di pomodoro indicata, sappiate che non è un errore così come è fondamentale togliere dal fuoco appena aggiunto il basilico, sono strategie vincenti!